Ogni viaggio nella storia ha la sua macchina del tempo. Piccolo e sferragliante, il tram ha accompagnato la crescita e lo sviluppo di Cagliari per 80 anni. Il modo più comodo per andare da un capo all’altro della città, quello più veloce per raggiungere i paesi del circondario. A bordo del tram, i cagliaritani scoprono e consacrano i bagni sulla spiaggia del Poetto.
A bordo del tram: un viaggio iniziato nel 1893
Erano a vapore i primi tram che si aggiravano per le strade di Cagliari. Incuranti della presenza di carri trainati da cavalli, partivano spediti dalla stazione ferroviaria in Piazza Matteotti. Direzione Quartu Sant’Elena attraverso via XX Settembre, Via Sonnino, Piazza Garibaldi, Via Baccaredda e Viale Ciusa. A quel tempo le zone edificate della città finivano presto per lasciare spazio alla campagna. Un percorso interrotto solo dal passaggio nei centri di Pirri, Monserrato, Selargius e Quartucciu che salutarono festanti il suo passaggio quel 2 Settembre 1893.
A Caglairi il tram diventa elettrico
Per l’elettrificazione bisognò aspettare gli anni Venti. Un’ulteriore traguardo nel processo di modernizzazione della città, che ora poteva contare su tre linee urbane. La prima, da via Pietro Martini raggiungeva Piazza Arsenale, Viale Giardini Pubblici, viale Regina Elena, Piazza Costituzione, via Manno, Largo Carlo Felice, via Roma e Piazza XX Settembre. A bordo del tram, si poteva partire anche da via Sant’Avendrace per raggiungere viale Trento, corso Vittorio Emanuele II, largo Carlo Felice, via Roma e Bonaria. La terza linea partiva invece da piazza XX Settembre per raggiungere viale Bonaria.
A bordo del tram: destinazione il Poetto
Nel frattempo, nel 1913, il tram aveva iniziato a raggiungere la spiaggia del Poetto. Un luogo ancora poco frequentato dai cagliaritani, che per comodità preferivano le spiagge più vicine al centro della città. La Scaffa, La Playa, Sa Illetta e Giorgino. A bordo del tram, le dune bianche del Poetto diventano più vicine, così come i primi stabilimenti balneari e i chioschetti che sorsero sulla spiaggia in quegli anni. Il Poetto iniziava così la sua storia: un luogo dedicato alla balneazione e al divertimento con sale da gioco e da ballo, concerti, spettacoli di varietà e operette. A salutare l’arrivo della tranvia anche i casotti in legno, piccole casette-spogliatoio vicine al mare dove numerose famiglie trascorrevano i mesi estivi.
A bordo del tram: un viaggio durato fino al 1973
Prima della sua completa dismissione, solo la guerra riuscì a fermare le sue corse. Il confitto nel 1915-18 e soprattutto i bombardamenti che distrussero Cagliari durante la seconda guerra mondiale portarono alla sospensione del servizio. Di pari passo alla ricostruzione della città, avvenne anche una graduale ripresa del servizio fino al periodo di maggiore splendore della rete tranviaria di Cagliari che arrivò a includere 6 linee. Quattro urbane e due extra-urbane verso il Poetto e Quartu San’Elena. Ma non durò a lungo: il declino di questo mezzo di trasporto iniziò negli anni ’60, tra chiusure e accorpamenti delle linee. Le automobili, i filobus e i bus a carburante diventarono sempre più protagonisti del traffico cittadino. E così arrivò anche l’ultima corsa Cagliari-Poetto. Era il 17 novembre 1973 e la sua città salutava, questa volta per sempre, un pezzo importante della sua storia.