Il Bastione di Saint Remy è indubbiamente uno dei simboli della città di Cagliari. Gli abitanti del quartiere di Castello, su cui sorge imperioso, lo ricordano con affetto. Qui un tempo aveva luogo il mercato dell’usato e nelle serate estive si riunivano i ragazzi per partite di calcio. I più romantici lo usavano come nido d’amore di incontri galanti.
La storia e il nome
Il Bastione di Saint Remy venne costruito alla fine del XIX secolo sulle antiche mura cittadine. Sorge fra i bastioni della Zecca, dello Sperone e di Santa Caterina. Unisce in questo modo i quartieri storici di Castello, Villanova e Marina. La Sardegna monarchica diede a questa gigantesca struttura il nome del primo viceré piemontese, don Filippo Guglielmo Pallavicino barone di Saint Remy. Costui, infatti, fu benemerito di aver fatto sistemare e alberare la piazzuola sovrastante il bastione della Leona.
La scalinata e l’arco di Trionfo
I turisti e i passanti che faticosamente salgono dal quartiere di Villanova al Bastione di Saint Remy, si trovano di fronte a una lunga scalinata a doppia rampa. Questa alcuni anni fa era un’utile via di accesso al quartiere, ora invece è oggetto di sempiterni lavori in corso. Dopo lo sfacelo del 1943, venne fedelmente restaurata e ora appare sormontata dall’arco di Trionfo che dà accesso a una passeggiata coperta e alla terrazza panoramica Umberto I. Gli amanti del cinema d’autore ricorderanno gli attori Gabriele Ferzetti e Catherine Spaak in una delle scene del film La Calda Vita, datato 1963 e diretto da Florestano Vancini, ambientata proprio in questa terrazza.
La passeggiata coperta e la terrazza in stile neoclassico
La passeggiata coperta e la terrazza Umberto I sono tra gli elementi costitutivi maggiormente rappresentativi del Bastione di Saint Remy. Vennero progettate nel 1896 dall’ingegnere Giuseppe Costa e da Fulgenzio Setti, e inaugurate nel 1901. Lo stile che caratterizza l’intero edificio è quello neoclassico, con colonne corinzie e il forte uso di calcare bianco e giallo. La passeggiata coperta, al quale si accede dalla scalinata a doppia rampa nella piazza Costituzione, venne inaugurata nel 1902 e usata nel corso degli anni per scopi più vari. Nel 1948 ospitò la prima Fiera Campionaria della Sardegna. Oggi, purtroppo, rimane sepolta dagli eterni lavori, inaccessibile ai turisti e dimenticata dai cittadini.
Dalla terrazza Umberto I del Bastione di Saint Remy si accede, grazie a una breve gradinata, al bastione di Santa Caterina. Qui sorge la scuola elementare omonima, ma questa anticamente era un vecchio convento domenicano, distrutto da un incendio nel 1800 e ancora luogo di numerose leggende.
Il Bastione oggi
Oggi il volto del Bastione di Saint Remy è decisamente mutato. I turisti continuano a considerarlo una meta d’obbligo nelle escursioni cagliaritane, ma è sempre più difficile trovare quella “genuinità” di quartiere che lo contraddistingueva. Gli anziani a riposo nelle panchine non ci sono più. Questi sono stati sostituiti dagli avventori dei locali sorti nella terrazza e durante l’estate stanno comodamente adagiati sui divani di lusso. Anche i ragazzi amanti del pallone mancano all’appello. Lo spopolamento del rione e il calo demografico hanno trasformato gli appassionati del calcio giocato nell’asfalto in merce rara. Al loro posto, gli ambulanti con le loro mercanzie. Sopravvivono, invece, le coppie che romanticamente, ogni sera, vanno a godersi il panorama dalle mura.
Negli ultimi anni l’amministrazione comunale ha provveduto a installarvi dei pannelli in plexiglas trasparente, al fine di contrastare cadute accidentali e suicidi. Una scelta non condivisa unanimemente dalla comunità.