Cagliari si sveglia in zona gialla. Un colore che fa rima con saracinesche sollevate, cappuccini al tavolo di un bar, collezioni e mostre nei musei. La vita e l’economia di un’intera regione fa un nuovo passo avanti verso la ripartenza. Un passaggio importante, per poter rientrare nei prossimi mesi nella zona bianca, sinonimo di ripresa e progressivo ritorno alla normalità.
Cagliari in zona gialla: scene di vita quotidiana durante una passeggiata in centro
Due amiche sedute al sole, al tavolo di un bar, una coppia che esce di casa per un aperitivo e un pranzo in ristorante. Le cene romantiche a lume di candela continueranno ad essere un lontano ricordo, ma Cagliari in zona gialla ritorna ad essere viva e animata con la riapertura di bar e ristoranti fino alle 18. Riprende il servizio a tavolo, sempre nel rispetto delle più semplici regole anticontagio. Come togliere la mascherina solo per la consumazione e rispettare la distanza di almeno un metro dal personale e dagli altri clienti. Altrettanto importante limitare gli spostamenti all’interno del locale indossando sempre la mascherina e utilizzando spray o gel sanificanti messi a disposizione.
La Sardegna in zona gialla: Cagliari riapre i suoi musei
Anche il mondo dell’arte e della cultura riapre le porte nei giorni feriali. Mostre e musei sono pronti ad accogliere i visitatori dopo lo stop di due settimane. Primo fra tutti il Palazzo di Città che ha deciso di prorogare la mostra successo di pubblico “SteveMcCurry. ICONS”. Per l’occasione estesi anche gli orari di apertura, dalle 9.00 alle 21.30 per ridurre al minimo le possibilità di assembramento. Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari riapre invece inaugurando una nuova sezione di reperti di età romana: unguentari, brocche, urne cinerarie, coppe e bicchieri in vetro provenienti da importanti siti archeologici dell’isola. Con l’entrata in zona gialla, ripartono le visite anche al Lazzaretto, ai centri d’arte e musei Castello di San Michele, Il Ghetto e l’EXMA.
Cosa non si può fare e le regole da seguire
Tema cruciale gli spostamenti. Se dalle 5 alle 22 è consentito muoversi in tutta l’isola senza autocertificazione, resta il divieto di uscire dalle 22 alle 5, se non per comprovati motivi di lavoro, salute e situazioni di necessità. Per il via libera da e verso le altre Regioni in zona gialla bisognerà aspettare il 16 febbraio, salvo nuove disposizioni. Palestre e piscine rimangono chiuse, ma è possibile uscire per fare una passeggiata o un giro in bicicletta. Continua l’attività di parrucchieri, centri estetici e negozi di tutte le categorie, in centro città e nei centri commerciali. Per questi ultimi è ancora prevista la chiusura nel weekend, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabacchi e edicole “.Zona gialla – avverte il ministro della Salute Roberto Speranza – non significa scampato pericolo. Il virus circola e il rischio, anche per via delle varianti, resta alto. Non possiamo scherzare con il fuoco”.