Il Carnevale a Cagliari cala il sipario. Nella serata del martedì grasso si conclude la tradizionale festa con una lunga sfilata per le vie del centro. A rullo di tamburi, grancasse e piatti sa ratantira si è snodata per le strade della città. La nuova Gioc, il Villaggio Pescatori e il Rione Marina sono tra i gruppi più rappresentativi che hanno sfilato da piazza Giovanni XXIII, passando per via Alghero , via Garibaldi e via Manno, sino alla via Santa Margherita, storico capolinea del corteo in maschera, con il rogo del Cancioffali.
Sa ratantira nelle vie dello shopping
Il Carnevale a Cagliari, nella giornata del martedì grasso, ha richiamato un nutrito pubblico, opportunamente vestito a maschera. Tiaulus, ‘agattus e panetteras hanno animato le strade, in un clima brillante e divertente. “Cambara, cambara, cambara e maccioni, pisciurrè, sparedda e mummungioni”, lo storico ritornello cagliaritano, ha risuonato forte nelle vie dello shopping e non è mancato il vecchio “donami una cicca, donamidda un’attra, custa non mi basta’arrengengen”, cantato a squarciagola dai suonatori di tamburi.
Qualche differenza rispetto agli anni d’oro
Certo, rispetto ad altri anni, qualcosa è cambiato nel Carnevale a Cagliari. Il giro del centro è stato indubbiamente più corto e la folla non era oceanica come quella che qualcuno ha conosciuto anni fa. Complice lo spopolamento che coinvolge i quartieri e un generale “calo affettivo” nei confronti della ratantira casteddaia che nel corso degli anni ha conosciuto molti stop.
Le tappe della sfilata, fra tradizione e modernità
Dalla zona di via Dante sino a quella di piazza Yenne, le maschere, i coriandoli e le stelle filanti hanno coperto le strade. La tradizione del Carnevale a Cagliari ha comunque resistito. Le maschere tradizionali, come quella de sa panettera o sa’gattu, non si sono fatte desiderare, ma qualcuno ha optato per qualcosa di più moderno e, legittimamente, più goliardico. Adatto, insomma, al senso della festa.
Il rogo de Su Cancioffali e la fine del Carnevale
In tarda serata, sempre a ritmo di tamburo, il Carnevale a Cagliari ha fatto tappa finale nella via Santa Margherita. Tra il quartiere di Stampace e quello di Castello, esattamente nel campetto sterrato di Sant’Anna, ha avuto luogo il consueto processo a Su Cancioffali, il re del Carnevale. Data per scontata la sua “colpevolezza”, al via il rogo del fantoccio, che sancisce la conclusione della festa e l’apertura della lunga Quaresima.