Situata nel quartiere storico di Stampace, la Chiesa di San Michele rappresenta la massima espressione dell’arte barocca a Cagliari. È strettamente legata all’ordine dei Gesuiti, i quali si occuparono in prima persona della sua costruzione, che risalirebbe alla fine del Seicento. Ha annesso un edificio che ha svolto le funzioni dapprima di Casa del Noviziato, per conto dei Gesuiti, e successivamente di Ospedale Militare.
La costruzione della Chiesa e la Compagnia di Gesù
La Compagnia di Gesù, ovvero l’istituto religioso i cui membri sono denominati per l’appunto Gesuiti, arrivò a Cagliari nella seconda metà del 1500. Dapprima, essi si insediarono nell’attuale Chiesa di Santa Croce, ma successivamente fondarono la Casa del Noviziato nell’edificio situato accanto all’antica Chiesa dei Santi Michele ed Egidio. Questa sparì definitivamente quando, alla fine del Seicento si procedette alla costruzione della Chiesa di San Michele.
Grazie ad un cospicuo lascito da parte dell’avvocato Francesco Angelo Dessì, si procedette infatti alla ristrutturazione del complesso destinato ai novizi e alla realizzazione della Chiesa. L’inizio dei lavori risale al 1674 e interessarono in primo luogo l’ampliamento della Casa del Noviziato. Al termine, ebbero inizio i lavori di costruzione della Chiesa che terminarono del tutto nei primi anni del 1700. Nonostante la Chiesa fosse già operativa sul finire del Seicento, la fabbricazione di altre opere, quali la sacrestia, le cappelle e l’altare, richiesero diversi anni prima di esser ultimate definitivamente. La consacrazione ufficiale della Chiesa di San Michele avvenne infine nel 1738.
Interno ed esterno della Chiesa di San Michele
La Chiesa di San Michele è un esempio della sfarzosità e dei manierismi tipici dell’arte barocca. La sua facciata, originaria della Casa del Noviziato, ospita, nella parte superiore, una nicchia che racchiude la statua dell’Arcangelo Michele. L’ingresso è caratterizzato da un porticato a tre archi, da cui si accede sia alla Chiesa che all’ex Ospedale.
Ciò che contraddistingue la Chiesa di San Michele è la particolare pianta ottagonale dell’edificio. In ciascuno lato, è possibile trovare delle cappelle finemente lavorate. Tanto il soffitto, quanto le pareti, sono ricoperte da preziosi affreschi. Nell’atrio, possiamo trovare un’opera unica: il pulpito di Carlo V. Secondo la leggenda, prima di salpare con la sua flotta e dirigersi allo scontro con il pirata Barbarossa, l’imperatore avrebbe ascoltato la messa proprio da questo pergamo. Degni di nota, sono i numerosi dipinti, datati XVII e XVII secolo, raffiguranti, tra gli altri, i Misteri del Rosario. Da non scordare anche le numerose sculture dell’artista sardo Giuseppe Antonio Lonis, rappresentati i Misteri della Passione, portati in processione come da tradizione durante la Settimana Santa.
L’ex Ospedale Militare
L’edificio adiacente la Chiesa, come detto, ospitava in principio la Casa del Noviziato. Tuttavia, in seguito alle rivolte che precedettero la I° guerra d’indipendenza, nella prima metà dell’Ottocento, i Gesuiti furono costretti ad abbandonare la residenza. In questo periodo (intorno al 1848), infatti, l’intolleranza verso l’interno ordine dei Gesuiti fu tale che tutti gli adepti furono espulsi dal Regno di Sardegna. La struttura divenne dunque Ospedale Militare. Ad oggi, l’edificio ospita il Dipartimento Militare di Medicina Legale.