<<La via più breve per giungere a se stessi gira intorno al mondo>> diceva Herman Keyserling. Questa frase ben si adatta alla protagonista di questo scritto: Cristina Benefico. La sua è una storia atipica per certi versi, fatta da numerosi attraversamenti oceanici, fatta da colori, profumi, sensazioni straordinarie, ma soprattutto fatta dall’autoconoscenza di se stessa. Nata in Puglia, si trasferisce all’età di tre anni con i genitori in Sardegna. In particolar modo è il Faro di Capo Ferro, situato nella Sardegna Nord-Orientale a divenire il suo punto fermo, la sua “casa”. I primi anni sono passati in solitudine, ma anche a contatto con la natura. É un legame profondo e inconsapevole quello che si viene a creare, ma che maturerà e si consoliderà con il passare degli anni.
La prima grande passione: le arti marziali
Le arti marziali, diventano la sua grande passione all’età di sei anni. Tale percorso la porterà a gareggiare ben presto a livello agonistico, fino ai diciotto anni. Successivamente un danno al ginocchio farà emergere alcune problematiche legate alla competizione, tra le quali l’ansia. É il momento pertanto della ricerca di una nuova strada da percorrere.
L’università e la ripresa del viaggio come stile di vita
Punto fondamentale nella vita di Cristina è il viaggio. Da piccola insieme ai genitori visita Brasile, Egitto e Stati Uniti. Questa sua passione continuerà anche con l’iscrizione all’università. Infatti, sarà proprio quest’ultima a dare il via a una lunga concatenazione di destinazioni. Si parte dalla Spagna, per poi passare all’Irlanda, alla Cina e per ultimo Dublino che diventerà la sua sede per tre anni. In questo luogo, emergeranno in modo prorompente tante debolezze, che verranno comprese e esaminate tramite varie pratiche come la psicoterapia, lo yoga e la meditazione. Queste attività, diventeranno ben presto per Cristina elementi essenziali per la riscoperta di se stessa.
Nello stesso periodo invece, un viaggio in Grecia, unito ad un incontro fortunato, le suggerisce la prossima tappa della sua vita. Il suo desiderio di viaggiare si fa più travolgente in quegli anni, smorzato però da tante preoccupazioni. Alcune parole pronunciategli, le rimbombano nella mente: <<se vuoi cambiare lo puoi fare da ora>>.
Così dopo il licenziamento a Dublino, il Brasile diventa la sua successiva meta. La terra che già aveva visitato in tenera età con i genitori, e che in qualche modo risultava intrecciarsi con le sue origini. In quegli anni la riscoperta di alcune sue passioni, come la creazione di gioielli con la tecnica del macramè prende piede. Cosi anche, come, la continuazione della pratica dello yoga da sola o con altri insegnanti. Un van acquistato lungo il viaggio diventa la sua nuova casa e insieme a lui anche i chilometri di strada percorsi. L’esperienza di ogni artigiano incontrato sul posto diventa un modo per arricchire le proprie attività manuali e le varie tecniche annesse, compreso l’utilizzo dei cristalli.
Il rientro in Italia e l’inizio di un nuovo percorso per Cristina
Conclusasi l’esperienza in Brasile, con la rottura di una relazione e il rientro in Italia, è il momento propizio per Cristina di studiare la pratica che tanto le ha portato beneficio interiore: lo yoga. Per far avverare tutto ciò, ecco la necessità di un biglietto per l’India, meta scelta per effettuare la formazione fino a Dicembre, per poi partire all’insegna di Costa Rica. In questo territorio arrivano tante certezze e sembra che alcuni punti fermi del suo percorso, soprattutto psicoterapeutico stiano emergendo. Racconta Cristina: <<quando facevo le sedute di psicoterapia, mi si chiedeva: come ti immagini la tua vita tra qualche anno? io dicevo che me la immaginavo portando la mia arte in giro per il mondo, avvicinandomi al suono e soprattutto insegnando yoga e meditazione. Ci tenevo che tutte queste pratiche fossero un mezzo per aprire la mente, per conoscersi realmente, come lo erano state per me >>.
La Costa Rica diventa pertanto il primo luogo in cui Cristina insegna yoga. Il centro è situato nella giungla a Puerto Viejo. Poi è la volta della Colombia per la conduzione di un ritiro di yoga e meditazione. Ancora, è il turno delle Bahamas, precisamente un monastero nell’Ashram di Sivananda. Luogo magico in cui Cristina per tre mesi, mette in pratica la sua esperienza nella creazione dei gioielli, attraverso la richiesta delle donne del luogo. Sono proprio queste ultime a darle la forza nell’impostare questo ulteriore tassello come elemento del suo lavoro. Infine Bali e l’Australia. In queste due mete, si fa strada il desiderio di tornare a casa, dettato sia dal sentire interiore, ma anche dall’avvenimento di un incidente ad una gamba e la premonizione in sogno di alcuni fatti che sarebbero accaduti di lì a poco. Il 24 Dicembre è la volta di casa.
Da sogno a realtà. Una nuova meta per Cristina: il Messico.
Durante il periodo pandemico Cristina ha creato vicino al Faro, un luogo di ritiro, dove effettua ritiri di yoga, meditazione, soundhealing e tecniche meditative con il suono. Dice Cristina: <<tutto ciò che io avevo detto durante le sedute di psicoterapia si è avverato. Per me il verbo ha un grande potere>>. La sua missione ora è quella di esserci per le persone che stanno cercando la propria via, ma che sono bloccate. Per fare questo, ci sono tantissime tecniche, ognuno deve scoprire quella che le è più affine. In conclusione, Cristina ci racconta di trovarsi ora in Messico. Il nuovo viaggio iniziato il dodici Ottobre 2021, sarà incentrato sulla scoperta del lavoro di alcune donne che in quel territorio si occupano di far nascere i bambini. Seguire ciò, insieme al percorso della donna in gravidanza sarà elemento di ricerca per la creazione della sua tesi.
Grazie Cristina.
Molto interessante!
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