Foiso Fois è stato uno dei protagonisti del panorama artistico sardo nella seconda metà del Novecento. Difatti, con le sue opere ha segnato un punto di rottura con la rappresentazione folcloristica sarda. Divenendo poi negli anni tra i pittori più innovativi. A lui va l’intitolazione del Liceo Artistico di Cagliari.
Foiso Fois: gli anni della formazione e dell’arruolamento
Nato a Iglesias nel 1916, trascorre gli anni della guerra tra Genova e Firenze. In quest’ultima si laureerà in Economia e Commercio nel 1942. Terza tappa è il Piemonte dove si trasferisce nel 1943. A questa tappa segue il suo arruolamento durante la guerra di Liberazione in una brigata partigiana. La sua formazione artistica aveva già avuto un primo avvio da autodidatta. Successivamente frequenta l’Accademia Albertina di Torino conseguendo il diploma nel 1947. Già sposato e con una figlia, nel 1948 rientra con la famiglia in Sardegna. Stabilendosi a Cagliari, città in cui trascorrerà il resto della sua vita.
I primi anni della sua carriera artistica
Il punto di svolta avvenne nel 1949 a seguito di una mostra effettuata presso la Galleria Della Maria. In tale contesto, l’artista esordi con una pittura innovativa. Quest’ultima caratterizzata da elementi espressionisti e suggestioni neorealiste. La piena maturità venne però raggiunta negli anni ’40 e ’50. Difatti in questi anni perseguì a pieno la strada pittorica inizialmente intrapresa. La sua vita è costellata dalla partecipazione a mostre nazionali e internazionali. Ma anche dall’ottenimento e il riconoscimento di vari premi. Tra questi il Premio Suzzura ottenuto nel 1951. Intorno agli anni 1957 e 1958 il pittore realizza un trittico con tema “La Sardegna verso l’Autonomia”. Ma di quest’ultimo portò a compimento soltanto due tele. La prima dal titolo “Eleonora d’Arborea” e la seconda “La Rivoluzione di Giammaria Angioj”. Entrambe conservate presso la Presidenza della Regione Sardegna.
Gli anni ’60 e la perdita dell’equilibrio raggiunto
Gli anni ’60 furono caratterizzati dalla perdita di un certo equilibrio raggiunto precedentemente. Riaffiorano difatti, con una forte incisività gli impulsi espressionisti. Ma furono anche gli anni in cui all’attività pittorica l’artista affiancò quella didattica. Difatti, divenne direttore del Liceo Artistico di Cagliari. In aggiunta a questo anche titolare della cattedra di Discipline Pittoriche e Preside. Gli ultimi anni della sua attività sono caratterizzati da una dominanza di soggetti naturalistici. Paesaggi, fiori e piante diventano il fine ultimo dei suoi lavori. Nel 1981 due personali a Cagliari chiudono il suo percorso espositivo. Per poi sopraggiungere la sua morte nel 1984.
La poetica nelle opere dell’artista Foiso Fois
L’ambito della sua poetica è facilmente individuabile nelle sue opere. Difatti, queste riflettono una partecipazione attiva alla vita politica nell’ambito della sinistra. Nelle sue tele prendono forma fatti cruciali del mondo sardo. Tra i tanti temi trattati si passa dal dramma dell’emigrazione, alla durezza del lavoro in miniera. Lavoro cui l’artista conobbe bene in seno alla famiglia. Ma anche rappresentazioni di contadini, pescatori e un intenso impegno sociale. Quest’ultimo legato alla sua visione dell’autonomia regionale.
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