Giuseppe Brotzu, le scoperte scientifiche e la lotta alla malaria - itCagliari

itCagliari

PERSONAGGI

Giuseppe Brotzu, le scoperte scientifiche e la lotta alla malaria

Giuseppe Brotzu

Nato a Cagliari sul finire dell’Ottocento, Giuseppe Brotzu è stato medico, farmacologo, igienista e politico sardo. A lui si deve la scoperta di una nuova classe di antibiotici, le cefalosporine. Ma ciò che più di tutti caratterizzò il suo operato da uomo di scienza fu la lotta alla malaria.

Breve biografia

Giuseppe Brotzu nasce a Cagliari nel 1895. Si laurea in medicina presso l’Università di Cagliari, nel 1919. Sin dai primi anni di studi, Brotzu si interessa di un problema che affliggeva la Sardegna nella sua interezza: la malaria. Il suo interesse non sfuggì alle autorità. Esonerato dal servizio militare, il giovane medico assume quindi la direzione degli ambulatori antimalarici del capoluogo. Riveste tale carica per diversi anni, finché iniziò a frequentare l’Istituto di Igiene. Affascinato dalla materia, studia a Siena e a Bologna. Nel 1932 vince la cattedra di microbiologia all’Istituto di Igiene di Modena. Tuttavia, il forte attaccamento alla terra natia spinse Giuseppe Brotzu a tornare in Sardegna già nel 1933. L’anno dopo è insignito dell’incarico di direttore dell’Istituto di Igiene di Cagliari. In questi anni diviene Preside della Facoltà di Farmacia prima, e di Medicina dopo. Gli incarichi accademici non si concludono qui.

Ospedale Giuseppe Brotzu
Ospedale G.Brotzu

Dal 1936 al 1943 riveste infatti il ruolo di Rettore dell’Università di Cagliari. Nel 1945 giunge alla scoperta delle cefalosporine, una nuova classe di antibiotici.
Anche nel dopoguerra proseguì nel progetto di estirpare la malaria dalla Sardegna. A tal proposito vide nascere l’ERLASS (Ente Regionale per la Lotta Anti Anofelica in Sardegna).
Oltre ad essere uomo di scienza, Giuseppe Brotzu fu anche un politico. In tali vesti, è Assessore all’Igiene e alla Sanità, Presidente della Regione (1955-1958) e Sindaco di Cagliari. Ma persino in tali frangenti, la lotta all’antico nemico continuava ad occupare la sua mente. Non a caso, come Assessore sostenne la creazione di un centro regionale antimalarico.
All’età di ottant’anni fu colpito da un ictus, che compromise duramente il suo fisico. Muore nel 1976 a Cagliari. A lui è dedicato uno degli ospedali di spicco della Sardegna: l’Azienda Ospedaliera G.Brotzu.

Il nuovo antibiotico di Giuseppe Brotzu

Brotzu iniziò l’attività di ricerca da giovanissimo. Nel 1920 infatti, poco dopo la laurea in Medicina, decide di prendere in esame le acque del porto di Cagliari. Gli esami dei campioni destarono infatti la sua attenzione. Nonostante queste fossero molto inquinate, in vi era traccia in esse di proliferazioni di batteri. A riprova di ciò, i giovani che vi facevano il bagno non risultavano contagiati da alcuna malattia. Approfondendo gli studi, Giuseppe Brotzu dimostrò che l’infezione era invece presente, seppur in forma lieve. Si trattava infatti di un’endemia di tifo. Ipotizzò dunque che le condizioni delle acque fossero talmente aggravate da aver minato la struttura del patogeno. Questo infatti pareva inibito di alcuni suoi caratteri in maniera tale da portare ad un contagio solo parziale. I campioni delle acque furono ulteriormente analizzati e i microrganismi “seminati” su diversi terreni.

Porto di Cagliari - La Marina in una foto dell'Ottocento
Porto di Cagliari nell’Ottocento

Nel 1945, Brotzu e il suo assistente Spanedda isolarono il micete dalle proprietà inibenti. Ad esso donarono il nome di micetina Brotzu. Tale fungo apparteneva alla famiglia delle cefalosporine. Grazie al nuovo antibiotico, Giuseppe Brotzu trattò i pazienti affetti da tifo ricoverati presso l’Ospedale San Giovanni di Dio. La scoperta fu tuttavia accolta tiepidamente dal mondo accademico italiano. Alla ricerca di finanziamenti per proseguire gli studi, Brotzu si rivolse dunque all’Università di Oxford. Inviò quindi una cultura del micete a sir Howard Florey. Egli, con l’aiuto del biologo Abraham, isolò e purificò il principio attivo. A insaputa di Brotzu, Florey brevettò il principio attivo e lo vendette all’industria farmaceutica. La paternità dell’antibiotico fu riconosciuta a Giuseppe Brotzu solo agli inizi degli anni Settanta.

Giuseppe Brotzu, le scoperte scientifiche e la lotta alla malaria ultima modifica: 2020-05-28T13:13:22+02:00 da Andreana Perla

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top