Nel 1886 nasceva il Mercato Civico vecchio del largo Carlo Felice, nel quartiere di Castello, che per settanta anni fu un punto cruciale e vivace di scambio e di grandi occasioni.
Il mercatino nel’800
Il Mercato Civico venne inaugurato nel 1886, per rispondere alle esigenze di scarsa igiene e desuete bancarelle, improvvisate per strada. Infatti, dall’attuale statua di Carlo Felice fino a metà del largo, esisteva un colorato mercatino dove si incontravano acquirenti e venditori. Un luogo per scambiarsi di tutto: prodotti della terra del campidano, carni e alimentari di ogni tipo. Un luogo unico, ma anche sudicio. Per questo l’amministrazione decise di costruire una struttura che potesse ospitare il mercato e il suo vivace vociare.
La struttura del Mercato Civico
Progettato dall’Ingegnere Enrico Melis, allievo dell’architetto Cima, il mercato era formato da due fabbricati separati da una strada – l’attuale via del Mercato Vecchio. L’edificio principale era composto da tre complessi in trachite. Dalla parte centrale, attraverso un maestoso arco, si entrava all’interno del mercato ricoperto da lastre di vetro e una struttura portante in ferro e ghisa. E’ qui che si potevano trovare carni bovine, frutta e verdura, L’edificio più piccolo era composto, invece, da un portico sostenuto da colonne in stile dorico, sempre in trachite. Qui si vendevano carni ovine, suine, equine, pesci e salumi.
La demolizione, decisione infausta
Purtroppo il Mercato venne demolito negli anni ‘50 per far posto a degli istituti bancari che qui edificarono le loro sedi. Questa fu una decisione impopolare perché il mercato aveva segnato oltre settant’anni di vita dei cagliaritani. Il largo Carlo Felice perderà, così, quel fascino che lo aveva contraddistinto e Cagliari sentirà la mancanza di un pezzo importante della sua storia.
Curiosità
Il mercato venne visitato da Lawrence che, nel 1921, ne descrisse atmosfere e profumi nella sua opera “Mare e Sardegna”.
Alcuni pezzi storici del Mercato sono distribuiti in città .