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Il Museo delle Ferrovie, la sua nascita e la sua evoluzione

Museo delle Ferrovie

La creazione del Museo delle Ferrovie fu voluta dall’ingegnere Antonio Sanesi e venne inaugurata nel 1985. Il percorso espositivo si compone di una serie di fotografie, alcune di queste rappresentanti Gaetano Semenza e Benjamin Piercy. Due personaggi, che hanno svolto un ruolo di grande importanza relativamente alle vicende del trasporto su rotaie nell’isola. Il primo, intuì che senza l’apporto di capitali stranieri, l’ambizioso progetto difficilmente avrebbe visto la luce. Così, grazie a degli imprenditori britannici che costituirono a Londra la compagnia delle Ferrovie Sarde tutto questo fu reso possibile. Il secondo, esperto di ingegneria ferroviaria, una volta ricevuto l’incarico di progettare la linea si trasferì con la famiglia dall’Inghilterra in Sardegna.

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Foto stazione di Cagliari. Link: https://monumentiaperti.com/it/2019/05/la-magia-dei-treni-a-vapore-nella-stazione-delle-fs/

L’inaugurazione della prima linea ferroviaria il 1 Maggio 1871

Dal 1870 Piercy fu il responsabile e coordinatore dei progetti finalizzati alla costruzione delle ferrovie sarde. Nell’immensa opera, furono impiegati 5000 addetti, la maggior parte continentali. Il 1 maggio 1871 avvenne l’inaugurazione della tratta Cagliari-Decimomannu-Villasor, ampliata pochi mesi dopo fino a San Gavino. Mentre, il collegamento del capoluogo con Oristano avvenne nel 1872. Il periodo iniziale fu di valutazione, infatti, si acquistarono poche carrozze, di cui una usata per la prima e la seconda classe e due adibite alla terza. Poi ancora quattro carri merci e due locomotive chiamate “Cagliari” e “Ichnusa”.

L’avvio fu particolarmente difficile, soprattutto da un punto di vista economico. Ma andò a migliorare con la stipula di due contratti con lo Stato che prevedevano l’esercizio delle linee già in funzione e la costruzione di altri due segmenti: Sassari-Ozieri e Ozieri-Chilivani-Cagliari. I nuovi lavori durarono fino al 1879.

L’importanza della presenza del Museo delle Ferrovie e dei suoi cimeli

Visitare il Museo ferroviario di Cagliari significa calarsi negli avvenimenti sopra descritti. Oltre le numerose carte, importanti pezzi di storia, che riassumono l’attività svolta dagli artefici di questo progetto, sono presenti tantissimi pezzi unici. Tra questi, il salottino della carrozza reale, numerosi disegni tecnici e gli strumenti impiegati. In mostra anche le foto e i modelli delle locomotive che nel tempo hanno percorso gli aspri paesaggi sardi, diventandone parte integrande. Le prime locomotive utilizzate nell’isola, di produzione britannica, erano a vapore, di queste però non è rimasta nessuna traccia.

Più tardi, la Compagnia Reale utilizzò locomotive svizzere, tedesche e anche della napoletana Impresa Industriale Italiana di costruzioni Metalliche. Il Museo delle Ferrovie, inoltre, presenza anche i binari, dei quali esibisce molti esemplari. Ogni rotaia porta impressi l’anno di fabbricazione, il nome del costruttore e il verso di laminazione.

L’importante figura del capo stazione e le sue mansioni

Parlare di ferrovie, porta inevitabilmente poi a parlare di stazioni e del capo stazione, una figura che si distingueva per il tipico berretto rosso. Nei piccoli centri ricadeva su di lui una grande responsabilità, infatti, oltre a far partire i treni, dirigeva il traffico ferroviario e anche tutta l’organizzazione dell’ufficio.

Stazione di Cagliari
Foto stazione di Cagliari. Link: https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Stazione_Cagliari_FS_2.jpg

La prima stazione ferroviaria di Cagliari

Quando iniziarono i primi viaggi da Cagliari, la stazione del capoluogo era una modestissima baracca in legno, detta “imbarcadero”. Ubicata nella zona di San Paolo, mentre, successivamente il 25 settembre 1875, venne inaugurata una tettoia in ghisa e vetro, che fungeva da ricovero dei treni. Nel 1879 invece avvenne la costruzione di una nuova stazione in muratura che risultava più vicina al porto. Con quest’ultimo passo in avanti si poté anche collegare la stazione al porto, permettendo spostamenti rapidi di merci.

Il passaggio delle ferrovie sarde allo Stato e la nascita del Museo delle Ferrovie

Nel 1920, la gestione delle linee ferroviarie sarde passò allo Stato che ne assunse l’onere di esercizio. Le Ferrovie dello Stato si impegnarono nella riorganizzazione dell’intera rete sarda. Nei primi anni si sostituirono oltre 100 Km di binari non adatti a sopportare il peso delle nuove locomotive. Negli anni trenta il fascismo diede un nuovo impulso alla rete sarda, introducendo numerose automotrici dette “littorine”.

Numerose fotografie documentano anche la continua modernizzazione avvenuta negli anni Cinquanta e Sessanta, con l’utilizzo di nuove automotrici diesel e il varo anche delle navi traghetto. Con l’istituzione di queste ultime, il sistema ferroviario della Sardegna poteva dirsi completato. Le distante risultavano notevolmente accorciate, soprattutto se si pensa che sino ad un secolo prima la circolazione era soltanto quella tradizionale con animali.

Il Museo delle Ferrovie, la sua nascita e la sua evoluzione ultima modifica: 2022-04-30T08:53:02+02:00 da Lara Desogus

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