“Voglio andare a vedere quella mostra”. Oppure: “sarebbe bello visitare quel museo, mi hanno detto che è bellissimo”. Per ripetere queste frasi dovremo pazientare ancora un po’. Ma il mondo della cultura non è rimasto a guardare. Aderendo all’iniziativa #iorestoacasa, musei e siti archeologici invadono la realtà virtuale. Grazie alle opportunità offerte dal web, mettono a disposizione intere collezioni, talvolta pezzi inediti. Anche il ricco patrimonio della Sardegna è a portata di click. L’isola infatti reagisce al covid-19 e si lascia scoprire grazie alle tante iniziative avviate questi giorni. Perché io #restoacasa, ma con la bellezza che solo la cultura sa offrire.
Museo Archeologico di Cagliari – 7000 anni di storia
Ci sono le statuette di prosperose dee madri. Ci sono i bronzetti del periodo nuragico: guerrieri e cacciatori, atleti, pastori e madri che allattano, tori, cervi e altri animali selvatici. Per non parlare dei giganti di Mont’e Prama, imperdibili per chiunque si interessi della storia dell’isola. I più importanti reperti fenici, cartaginesi e romani trovati sull’isola sono raccolti nel Museo Archeologico della città, insieme a gioielli, monete, busti e statue provenienti dagli scavi di Nora, Tharros e Sant’Antioco. Attraverso il sito e i canali social, il viaggio virtuale nella storia antica della Sardegna è ricco di curiosità e racconti. Una rubrica #vetrineaperte, all’interno dell’iniziativa #iorestoacasa, permette di osservare da vicino numerosi reperti esposti.
#iorestoacasa: il tour virtuale del gioiello d’Oriente di Cagliari
Non si ferma neanche l’Assessorato alla Cultura di Cagliari. Sulla pagina facebook o sull’app gratuita dei Musei Civici viene rilanciato il tour virtuale del Museo d’arte Siamese Stefano Cardu. L’occasione per concedersi un primo viaggio, per ora solo immaginario, in Siam, la Thailandia di fine Ottocento. Opere d’arte, sculture, armi e porcellane raccontano le vicende del grande viaggiatore e collezionista cagliaritano. Imbarcato giovanissimo, dopo dieci anni di navigazione, arriva a Bangkok dove progetta e costruisce importanti edifici, tra cui il palazzo del principe. Quando rientra in Europa nel 1900 ha con se oltre 1300 pezzi provenienti dal Siam, Giappone, Cina e India. Non si dimentica della sua città natale e le dona gran parte della sua collezione. Cagliari respira i profumi dell’Oriente da più di 100 anni, da quando il museo venne aperto nel 1918. Questa è l’occasione giusta per riscoprirlo perché #iortestoacasa.
#iorestoacasa ascoltando buona musica. Mentre i bambini giocano.
Ai più piccoli ci pensano tre musei del centro Sardegna. Il MaMu delle maschere di Mamoiada, il Museo Nivola di Orani e il MAT delle Arti e Tradizioni di Ottana. Fare squadra funziona: il risultato è un piccolo album da colorare che racconta le maschere tradizionali dei tre paesi. Da richiedere via mail così #iorestoacasa e mi diverto. Per gli adulti, lo Spazio Illisso di Nuoro offre sulle sue pagine social una rubrica dedicata alla musica. La villa in stile Decò, spazio espositivo dell’omonima casa editrice, ospita in questo periodo la retrospettiva di Marianne Sin-Pfältzer. La fotografa tedesca ha raccontato volti, storie e paesaggi della nostra isola, oltre a sceglierla come casa negli ultimi anni della sua vita. Con la chiusura generale dei musei, l’artista viene raccontata attraverso “I vinili di Marialle Sin Pfältzer”, le musiche e le melodie che amava ascoltare. Un brano al giorno per ritrovare l’armonia.