«Quando nel giorno della festa della donna vedo le ragazze con un mazzolino di mimosa penso che tutto il nostro impegno non è stato vano». Queste sono state le parole di Teresa Mattei, ex partigiana, politica e pedagogista italiana, morta nel 2013 a 92 anni. Combattente nella formazione garibaldina Fronte della Gioventù e dirigente nazionale dell’Unione Donna Italiane. Fu inoltre, insieme alle personalità di Teresa Noce e Rita Montagnana inventrice dell’uso della mimosa per l’otto Marzo.
Teresa Mattei sostenitrice dei diritti delle donne
In moltissimi paesi è tradizione regalare fiori alle donne l’8 marzo ma l’attinenza tra i fiori di mimosa e tale festa c’è solo in Italia. Nel nostro paese la Giornata della donna cominciò a essere celebrata su proposta del Partito Comunista Italiano e dell’Unione delle Donne in Italia (UDI). Inizialmente si pensò di utilizzare come fiore simbolo la violetta. Alcune dirigenti del Partito Comunista però si opposero in quanto era un fiore costoso e difficile da trovare. L’Italia era appena uscita dalla guerra, molti si trovavano in condizioni economiche incerte e avrebbero avuto molte difficoltà a procurarle. Tra loro c’era l’eccellente personalità di Teresa Mattei, fervente sostenitrice della lotta per i diritti delle donne.
La mimose da fiore dei partigiani a simbolo della Festa della donna.
Mattei, insieme a Rita Montagna e Teresa Noce, proposero di adottare un fiore molto più economico e facilmente trovabile nei campi. Da qui nacque l’idea della mimosa. Successivamente, in un’intervista Mattei disse: «La mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette. Mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente». La festa della donna non divenne una ricorrenza popolare fino agli anni Settanta. Pian piano però la tradizione ebbe successo e si mantiene ancora oggi.
La prima Festa della donna
La prima volta in cui La Festa della Donna venne celebrata fu il 28 febbraio del 1909. Questo per iniziativa del Partito Socialista americano. Alla Seconda Conferenza internazionale delle donne, organizzata nel 1910 a Copenaghen, si discusse l’istituzione di una festa ufficiale. Progressivamente, l’8 marzo del 1917 avvenne una manifestazione fondata dalle donne dell’Impero russo e San Pietroburgo. Queste protestavano per chiedere la fine della guerra. Quattro giorni dopo lo zar abdicò e il governo provvisorio concesse alle donne il diritto di voto. Dopo la rivoluzione bolscevica, nel 1922, Vladimir Lenin istituì l’8 marzo come festività ufficiale. Fino agli anni Settanta la Festa continuò a essere festeggiata esclusivamente nei paesi dell’Unione Sovietica e in Cina. Il 1975 fu dichiarato “Anno internazionale delle donne” dalle Nazioni Unite. Mentre dopo soli due anni, con una deliberazione ufficiale, l’ONU istituzionalizzò la festività.
L’incendio della fabbrica Triangle
L’incendio di New York della fabbrica Triangle del 25 Marzo 1911 è uno degli eventi ricordati come fondanti la Giornata internazionale della donna. Ma non è da questo, che trae origine tale giornata. L’ evento in questione divampato all’ottavo piano di un palazzo, uccise 146 operai. La maggioranza di essi erano giovani donne italiane e ebree dell’Europa orientale. Sessantadue delle vittime morirono nel tentativo disperato di salvarsi. Alcune di esse, si lanciarono dalle finestre dello stabile, non essendoci altra via d’uscita. Infatti, i proprietari Max Blanck e Isaac Harris, tenevano chiusi a chiave gli operai. Questo per paura che rubassero o facessero troppe pause. L’evento ebbe un forte eco sociale e politico a seguito del quale vennero varate nuove leggi sulla sicurezza del lavoro. Inoltre, crebbero le adesioni al sindacato International Ladies’ Garment Workers’ Union. Ma non fu per l’appunto questo promotore dell’origine della festività delle donne.