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Le grotte: importanti itinerari turistici in Sardegna

Grotta del Bue Marino

Sono tante le grotte in Sardegna che esercitano un grande richiamo, alcune di queste sono quelle di Nettuno, del Bue Marino e la voragine di Ispinigoli. Più precisamente la grotta di Nettuno risulta situata sotto il promontorio di Capo Caccia, a 18 chilometri da Alghero. A darle il nome è una leggenda seconda la quale serviva da rifugio al dio Nettuno. E’ possibile accedervi per via mare, mediante un servizio di gite in battello da Alghero, oppure scendendo i 632 scalini della Escala del Cabirol che parte dalla cima del promontorio.

Le grotte sono rinomate per la maestosità ed il candore delle formazioni stalattitiche e stalagmitiche. Altri elementi, sono la vastità degli ambienti e la suggestione di un lago interno che ha una lunghezza di 120 m ed una lunghezza di 40. Il lago è alimentato dal flusso marino, quello stesso flusso che, con la sua erosione, ha creato il varco d’accesso alle grotte.

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Grotte di Nettuno – Fonte: https://grottadinettuno.it/

La grotta del Bue Marino

Altra grotta famosa è quella del Bue Marino, il cui nome deriva dal fatto di essere stata abitata dalla foca monaca. La grotta, che si apre nella scogliera a sud di Cala Gonone nella costa centro orientale, è ricca di fascino sia per l’estensione che per la diversità degli ambienti. L’ingresso è diviso da una larga colonna e subito ci si ritrova in enormi sale con il fondo di roccia o sabbia. Più avanti si suddivide in un ramo che va a nord percorribile a piedi e un altro che va a sud, invece navigabile. La grotta è scavata nel calcare e l’acqua all’interno è in parte salata e in parte dolce. Percorrendo il ramo settentrionale si giunge ad uno splendido lago salato. Questo comunica con il mare grazie ad una finestra sottomarina da dove viene la luce che crea effetti particolarmente suggestivi.

grotte
Grotta del Bue Marino – Fonte: https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/grotte-del-bue-marino

La voragine di Ispinigoli, detta anche l’Abisso delle Vergini

Sempre nelle vicinanze di Cala Gonone, a circa 7 km da Dorgali, si trova un’altra grotta di grande interesse scoperta dal turismo solo recentemente, grazie alla bellezza e particolarità della sua conformazione. É la voragine di Ispinigoli, detta anche l’Abisso delle Vergini, perché sul fondo di questa si sono rinvenuti vari antichi reperti. Tra questi: un punteruolo d’osso, un pestello, due orecchini con perla di pasta vitrea, braccialetti, collane e ossa umane. Si è così pensato che la grotta avesse un impiego funerario e che fosse utilizzata in epoca fenicia come luogo di sacrificio di fanciulle vergini, ma in realtà si tratta di un’idea invalidata.

Non si mette in discussione invece la suggestione della grande voragine al quale si accede da un apertura collocata sul fianco della montagna, a 400 m d’altezza. La visita inizia da un balcone interno sotto cui si apre la buia cavità. Internamente, invece, lo sguardo si apre alla maestosità della sala, con un’imponente soffitto di stalato-stalagmite alto 38 m.

Per accedere alle grotte

Grotta di Nettuno (Alghero): si raggiunge scendendo la Escala del Cabirol o prendendo la barca che effettua diverse corse partendo dal molo principale del porto.

Grotta del Bue Marino (Dorgali): si raggiunge con barche a motore che partono frequentemente e ad ore fisse dal porticciolo di Cala Gonone.

Grotta di Ispinigoli (Dorgali): si raggiunge da Dorgali seguendo per circa 7 km la statale di Orosei. Una deviazione con indicazione porta all’entrata.

Le grotte: importanti itinerari turistici in Sardegna ultima modifica: 2022-05-20T17:02:31+02:00 da Lara Desogus

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