Maria Carta ritrovata sul canale Youtube in un’intervista, purtroppo incompleta, con Mike Bongiorno. È l’anno 1976 quando la cantautrice sarda, nonché attrice, racconta i momenti della sua giovinezza a Siligo in una puntata della storica trasmissione “Ieri e oggi”. Classe 1934, la bellezza e la fierezza di Maria Carta sono infatti ben note a tutti. L’artista, scomparsa nel 1994, nel corso della sua carriera è stata capace di ripercorrere i vari aspetti della musica tradizionale sarda. Dal cantu a chiterra si passa ai gosos sino ai canti gregoriani.
Maria Carta, “Ieri e Oggi” sulla Rai
Dal novembre 1967 sino al 1980, è questa la vita di “Ieri e oggi” sul secondo canale Rai. Nel 2018 si aggiunge inoltre anche la riproposizione di Carlo Conti. Un numero altissimo di edizioni caratterizza il programma di varietà, che nel corso degli anni ha avuto numerose conduzioni. Dal 4 marzo al 15 giugno 1976 è la volta di Mike Bongiorno che con straordinaria professionalità studia la biografia dei tanti ospiti. Tra questi c’è anche Maria Carta, in tutto il suo splendore, esattamente due anni dopo la sua comparsa nel capolavoro Il Padrino II.
La “dea” Carta: dall’età di 8 anni una passione unica
Quello della musica sarda è un repertorio vastissimo. E Maria Carta, come rimarcato dallo stesso Mike Nazionale, ne è “la più grande interprete” in lingua logudorese. Un nome che tutti conoscono e ammirano. L’artista ripercorre con grande semplicità i momenti più importanti della sua giovinezza a Siligo, quando ancora perfetta sconosciuta ha sviluppato la sua passione per il canto all’età di otto anni. La bimba al mattino percorre scalza sei chilometri per andare al torrente a lavare i panni e per lei cantare diventa così una forma di liberazione, così come un modo per sconfiggere le sue paure.
Da Maria Carta un invito all’umiltà
L’intervista prosegue con grande serietà e interesse per chi ascolta. E nonostante le lodi stesele, Maria Carta ricorda come non sia affatto una colpa essere poveri. L’artista logudorese ricorda infatti come partire da zero, come a tanti è successo, “ti aiuta da grande a tenere dentro quell’umiltà che ognuno di noi dovrebbe portare avanti”.
Dalle campagne ai primi successi in Sardegna
Dalle campagne di Siligo si arriva ai primi successi per la Carta. Nei paesi limitrofi infatti si sparge la voce sul talento della piccola e allora ecco gli inviti alle feste di piazza. E lei, piccola piccola, in groppa al suo asinello non manca a un appuntamento. Non sono rare, inoltre, le esibizioni insieme agli uomini, in un periodo e in una realtà che ancora considerava il canto sardo un’esclusiva maschile.