A Marina Piccola la prima domenica di apertura totale, dopo settimane di restrizioni. E i cagliaritani allora non ci pensano due volte a riversarsi al Poetto per godersi uno splendido sole di maggio. Tanto più che il clima, una sorta di anticipo d’estate, non impedisce di certo uno o più tuffi fuori stagione. Per la spiaggia cagliaritana dei centomila infatti sono tanti gli ombrelloni di chi, dopo la segregazione del lockdown, ha voluto riassaporare la libertà nel penultimo weekend di maggio.
Marina Piccola, mascherina in viso. Tutti all’assalto del Poetto
Tutti al mare dunque, e rigorosamente al Poetto. Certo, la sicurezza sanitaria è d’obbligo in questi tempi di pandemia e allora molti cagliaritani non hanno lasciato a casa la mascherina. Cosa buona e giusta, inoltre, il distanziamento sociale, sebbene nei bar e nei chioschi non siano mancate piccole code di chi ha voluto gustarsi un gelato o sorseggiare una bibita fresca.
Marina Piccola, runner e biker, la città ritrova lo sport
Cagliari si rigusta a pieno anche lo sport, praticato nel chilometrico viale Poetto. Da Marina Piccola a Quartu, nelle mattinate di sabato e domenica non sono mancati ciclisti e runner. Tutti alla riscoperta delle loro passioni, diventate quasi un lusso appena un mese fa. E la maggior parte comunque si è allenata nel rispetto dei protocolli sanitari, evitando accuratamente pericolosi assembramenti e indossando la mascherina.
Cagliari, al centro quel brulicare di persone che si riprendono la loro città
Ma nel weekend di maggio, oltre al Poetto, i cagliaritani non sono mancati per le vie del centro. Piazza Yenne e via Roma, così come il Corso, sono diventati luoghi di ritrovo per una colazione sotto i Portici o un drink al bar. E lo spettacolo delle persone, a poco a poco riappropriatesi della loro città, è stato bellissimo per chiunque presente.