«Appena sarà possibile, salperò con la mia barca per fare il giro dell’Italia. Sarà un viaggio di un anno, ho già preso contatti con i vari consorzi turistici. Visiterò località di mare, borghi medievali, castelli, vigneti e tutto quello che ogni singola regione ha di bello da offrire». Marta Magnano, 30 anni, di Cagliari, non è una semplice influencer. Oltre ai suoi 11.600 follower su instagram e una cinquantina di articoli su testate italiane e estere, c’è una vita dedicata al mare. E una barca a vela come casa.
Marta Magnano: i preparativi per il Natale
Ormeggiata da due anni a Su Siccu nel porto di Cagliari, Churingas, barca a vela di 10 metri, ha permesso alla studentessa in medicina di esaudire il suo sogno. Lasciare la terraferma e vivere a pieno il mare. Questi giorni sulla sua “barca dolce barca”, si prepara a trascorrere il Natale: «La routine giornaliera a bordo è grossomodo paragonabile a quella della vita sulla terraferma, nel senso che festeggio come tutti gli altri. Quest’anno mi sono dilettata a lavorare il legno. Avevo due anatre germane Patè e FoisGras che sono state rubate. Prima che le prendessero stavo costruendo la loro casetta invernale. Con la legna che purtroppo non mi è servita più ho intagliato palline e cuoricini. Mi sono esercitata anche a cucinare cornetti e tronchetti di Natale»
Marta Magnano: l’impegno e le attività a con i bambini
Attività che Marta Magnano, prima del covid, svolgeva assieme a piccoli marinai: «Sono istruttrice di vela e ho sempre lavorato con i bambini. Quando scoprono che abito su una barca, mi chiedono di poter vedere la mia casetta. Lo scorso anno l’abbiamo addobbata tutti assieme. C’era un babbo natale gigante e ho organizzato una grande festa». Tanti anche i laboratori creativi e le navigazioni di uno o più giorni in compagnia dei più piccoli: «L’idea è farli divertire e lavorare assieme. Quando i bambini tornano a terra sono diversi, si sono responsabilizzati. Durante le nostre uscite apparecchiano, fanno i piatti, imparano a veleggiare, facciamo ginnastica al mattino oppure leggo ad alta voce un libro di avventura. Si immedesimano nel ruolo di marinaio e si dimenticano di telefoni e videogiochi. E io mi diverto più di loro», racconta Marta Magnano
Un esempio riuscito per chi desidera cambiare vita
Allo stesso modo, la pandemia ha obbligato tutti a fermarsi e a riflettere sulla propria vita: «Questo periodo di solitudine a causa del covid ha fatto sperimentare ciò che provano i marinai quando passano tanto tempo da soli. Non solo. Passare molto più tempo in casa, in un piccolo gruppo familiare o anche da soli, ha posto le persone davanti a situazioni nuove. Molti si sono chiesti se quella fosse davvero la vita più adatta a loro o cosa avrebbero fatto quando tutto questo sarebbe finito. La società moderna impone giornate frenetiche, con tante cose da fare. Lo so perché anche io ho fatto una vita normale sulla terraferma, per questo vorrei che la mia esperienza aiuti chi si sente stretto nella vita e desidera cambiarla».
Un sogno che si avvera prima del previsto
Convinta di non poter acquistare una barca a vela se non dopo aver terminato gli studi e raggiunto una certa stabilità economica, per la velista cagliaritana arriva la scoperta del mercato dell’usato. Con i risparmi di anni di scuola di vela il desiderio si realizza a 28 anni. «E’ importante comprendere che si può fare una scelta del genere solo quando si ama veramente il mare. Tanti velisti hanno la barca, ma non tutti vivono lì e questo vuol dire che serve qualcosa in più rispetto alla passione. Ma è una vita molto sana, sia fisicamente che mentalmente. La barca ti obbliga a fare delle scelte, sia economiche, sia per i materiali da tenere in barca. Passiamo il tempo a riempirci di cose che non sono fondamentali e ne prendi coscienza solo quando vai a vivere su una barca».