«Ogni volta è una sfida con madre natura. Sai che lei sarà sempre più forte di te, ma puoi metterti in gioco rispettandola». Matteo Sessini, 25 anni di Cagliari, è da tempo ambasciatore della sua città e dell’intera Sardegna. Una guida turistica insolita, a testa in giù, con verticali da brivido su rocce a picco sul mare. Sullo sfondo paesaggi mozzafiato e panorami da cartolina.
Il timbro di fabbrica di Matteo Sessini
«Iniziato tutto per caso. Ero a Cala Fighera e un amico mi ha lanciato l’idea di fare la verticale dove c’è una roccia a punta. Da quel momento in poi è diventato il mio timbro di fabbrica e l’ho riproposta in giro per la Sardegna e nel mondo». A testimoniarlo numerosi video e foto sui social: dal tramonto in cima all’isola di Tavolara alla Valle della Luna a Santa Teresa Gallura, passando per l’Ogliastra. Santa Maria Navarrese, Baunei fino alla cima della guglia di Cala Goloritzè. A testa in giù a 143 metri di altezza davanti alla distesa azzurra del Golfo di Orosei.
Matteo Sessini: il passato da ginnasta pluripremiato
Non sono gesti improvvisati. Matteo Sessini ha alle spalle più di 10 anni di ginnastica artistica, disciplina che prevede sei differenti specialità: corpo libero, volteggio, parallele simmetriche, cavallo, anelli e la sbarra. «Ho iniziato quando avevo 5 anni. Mi allenavo tutti i giorni, tre ore al giorno. D’estate anche la domenica per prepararmi alle gare di settembre». Competizioni che hanno permesso al giovane cagliaritano di vincere diverse competizioni regionali e una nazionale.
La passione per l’arrampicata
«Ancora adesso mi alleno tre volte alla settimana, in casa ho allestito una palestra». Una passione per la ginnastica a cui si è unita, circa 5 anni fa, quella per il free climbing, l’arrampicata sportiva in montagna. Una sfida continua con se stessi, spesso l’unico modo per raggiungere le cime panoramiche su cui fare la verticale. «A Cagliari il mio luogo preferito è la Sella del Diavolo. Abito vicino al Poetto e vado ad arrampicare in bicicletta. Quando arrivi in cima è una grande soddisfazione. Condivido quello che faccio con il mondo rispettando la natura».
Matteo Sessini: le prossime imprese
Prossima scalata il famoso “dito di Dillosauro a Tertenia”, in Ogliastra: «A marzo vorrei fare la verticale sopra una falesia alta 80 metri. Non è semplice perché in cima la superficie è di un metro per un metro, ma siamo organizzando una squadra di cinque persone come supporto tecnico e morale. L’arrampicata è 80% testa e 20% fisico».
La scalata e la verticale sulla guglia di Cala Goloritzè
La sua impresa più impegnativa resta la verticale sul monolite di calcare di Cala Goloritzè nel 2016: «E’ stata la mia prima scalata. Quando sono arrivato davanti alla guglia non sapevo neanche cosa volesse dire arrampicare, ma ero deciso a fare la verticale lassù. Ero accompagnato da un esperto: abbiamo fatto due ore e mezza di camminata prima di arrivare alla guglia e poi tre ore e mezza di arrampicata. Quando sono arrivato in cima ho mangiato un paio di noci. Ero stanchissimo, ma la voglia e la grinta erano tali che, dopo qualche prova di bilanciamento, ce l’ho fatta. Ho provato una sensazione di libertà assoluta».