Un appuntamento settimanale che per i cagliaritani rappresenta quasi un rito sacro da rispettare con devozione. Il mercatino di viale Trento è forse la meta tra le preferite, nelle mattine domenicali, quando il sole viene in visita in città o le nuvole non rendono poi così piacevole il Poetto. Finita l’epoca del Bastione, con i suoi “usati sicuri”, da anni il regno degli affari low cost per i cagliaritani è alle porte di Sant’Avendrace. E allora, tra una bancarella e altra, dalla piazza Sorcinelli è impossibile andare via senza una busta con questo libro o quel vestito. E a volte gli affari, o i “pacchi”, si consumano nel rapido scambio di poche battute, semplici ma efficaci: « Quant’è? Sto andando a pranzo, do tutto a metà prezzo».
Al mercatino di viale Trento, una passeggiata fra tendoni e tappeti
Una bella passeggiata e neanche ci si accorge di essere arrivati. Per il mercatino di viale Trento infatti basta percorrere tutto il corso Vittorio Emanuele, con i suoi negozi e locali, sino al piazzale antistante il palazzo della Regione; oppure, lungo la viale Trieste, che con i suoi alberi rende meno torride le mattine estive. E allora eccole lì, bancarelle circondate da curiosi e tappeti carichi di mercanzia di vario tipo. C’è chi addirittura fa man bassa un po’ di tutto. E se non funziona? Pazienza, tanto è costato poco.
Di tutto e di più in viale Trento
C’è di tutto e di più al mercatino di viale Trento. E all’arrivo, non sai mai quando si potrebbe andare via. C’è da passare infatti intere mattinate, tra vestiti, prodotti per la casa e “chincaglieria” comunque bella. C’è addirittura chi ci trova pezzi di elettronica o ricambi d’automobile. E gli orologi usati o di imitazione sono immancabili. A qualcuno va bene, a qualcun altro invece il tempo di passare da Natale a Santo Stefano e già si deve buttare l’acquisto. E così i parcheggi degli impiegati regionali si trasformano nel weekend in agorà di eterne contrattazioni: «Questo? Troppo caro, il tuo collega lo dà a meno. Vado da lui». Una strategia di marketing che con qualcuno ha pure successo.
L’angolo degli intellettuali in piazza Sorcinelli
Li si vede un po’ ovunque nella piazza Sorcinelli e nelle vie limitrofe. I tappeti ricchi di libri infatti sono la vera essenza del mercatino di viale Trento. Non c’è nessuno che non si fermi a curiosare e a sfogliare quelle vecchie pagine ingiallite di testi dimenticati, tesoro imperdibile per i “topi da biblioteca” che ogni domenica trovano nuova linfa. Ci sono i classici, certo, intramontabili, neanche a dirlo. O libri di storia sarda. Ma anche qualche romanzo di autori semisconosciuti o riviste di altri tempi, a volte a prezzi che è quasi peccato non portarli via.
Celò, celò, mi manca. Il “calciomercato” sotto gli alberi a Sant’Avendrace
Celò, celò, mi manca. Per Ronaldo voglio ne voglio almeno dieci. In viale Trento il “calciomercato” è così, semplice e schietto. E i collezionisti delle figurine lo sanno bene e tutti si danno allora appuntamento al mercatino con un solo obiettivo: completare l’album prima degli altri. Davanti al lungo tavolo studiano con cura ciò che serve per la loro collezione e propongono lo scambio. Se tutto va bene, ci si ritrova con Higuain in tasca o Handanovic nel borsello. Un’altra domenica è andata.