«Quando a novembre è scoppiato il covid nella comunità di S’Aspru a Siligo il pensiero è andato subito al Natale, a come sarebbe stato in un anno così precario. E invece c’è la vita della comunità, c’è la vita della casa famiglia, c’è la vita degli operatorie delle famiglie legate a Mondo X Sardegna. E lo viviamo con la stessa intensità degli altri Natali». Pinuccio Cannas era un giovane insegnante quando iniziò la sua collaborazione con l’associazione di volontariato fondata da Padre Salvatore Morittu che opera nel campo dell’emarginazione sociale, accogliendo nelle sue strutture tossicodipendenti e malati di AIDS.
Mondo X Sardegna: il sostegno degli ultimi
«Ventuno anni fa Padre Salvatore mi chiese di dargli una mano come responsabile della casa famiglia e ora mi occupo della gestione degli operatori. Con lui si sono formati anche tanti altri che hanno aperto delle comunità». Fondata nel 1980 su invito del padre provinciale dei Frati Minori Francescani Dario Pili, Mondo X Sardegna è diventato presto un punto di riferimento dentro e fuori dall’isola, con numerose strutture tra cui una comunità di recupero “S’aspru” per tossicodipendenti a Siligo, una casa famiglia per malati di AIDS a Sassari e un centro studi e ricerche a Cagliari. «Essendo la prima realtà in Sardegna, il centro studi è stato necessario fin dall’inizio per stare al passo con i tempi. Se penso alle prime esperienze in comunità a S’Aspru, tante cose sono cambiate. Sono cambiati i giovani, sono cambiate le dipendenze e le sostanze».
La vita comunitaria e le iniziative per Natale
Immerso tra le colline di Siligo in provincia di Sassari, l’edificio che ora ospita la comunità di recupero era una vecchia casa che Padre Morittu ha trasformato in un’azienda agricola con l’orto, gli animali e persino una falegnameria. Qua gli ospiti sono impegnati tutto l’anno. «I pilastri della comunità sono il lavoro, la cultura e la vita comune. Non è il profitto a guidarla. I ragazzi che arrivano qua ne vengono fuori con l’amore e il sudore delle proprie mani e vivono dell’aiuto che arriva dall’esterno», prosegue Pinuccio Cannas. Natale è uno dei periodi più importanti dell’anno. Tra i numerosi appuntamenti, anche il mercatino della solidarietà che si tiene a Sassari il primo sabato e domenica di Avvento nel convento di San Pietro a Silki. «In questa occasione vendiamo formaggi, olio, salumi oltre a piccoli oggetti in legno come taglieri, croci, portagioie, tutto prodotto dalla comunità di S’aspru».
Mondo X Sardegna: la lotta al covid-19
Un evento che quest’anno ha dovuto seguire regole diverse a causa del covid. Attrezzati di moderne tecnologie, gli amici di Mondo X potevano ordinare i prodotti via whatsapp e ritirarli su appuntamento nel centro di accoglienza a Sassari. Ma quest’anno la comunità di Siligo ha dovuto affrontare un’altra difficile battaglia: «A novembre sono risultati tutti positivi al covid-19, tranne il responsabile. Adesso quasi tutti sono negativi. Chi è ancora positivo può avere una vita sociale regolare con tutte le precauzioni del caso perché il virus ha perso la sua carica virale». Contagiato a novembre anche Padre Morittu, guida e simbolo dell’associazione. «Le notizie che arrivano sono confortanti. E’ ancora ricoverato, ma c’è un’accelerazione della ripresa. Lo stiamo preservando evitando telefonate, ma cerchiamo di tenerlo informato con gli sms. Per noi questo periodo dell’Avvento si è trasformato davvero in un’attesa di vita e di buone notizie».
Il Natale, fiducia e comunità
Cambia il programma anche in vista dei consueti appuntamenti comunitari nei giorni di festa: «Normalmente la casa famiglia per malati di AIDS si sposta per il pranzo di Natale a S’aspru, mentre la comunità di recupero ricambia la visita il giorno dell’ Epifania. Quel giorno, dopo la messa celebrata per le due comunità e gli oltre sessanta volontari che ruotano attorno a Mondo X Sardegna, segue il tombolone e la cena tutti assieme. Essendo immunodepressi quest’anno la casa famiglia è blindata e non potremo ripetere la consueta tradizione, ma quello che si farà è di collegarci con le moderne tecnologie per la celebrazione della messa. Staremo comunque tutti assieme».