Cagliari, situata nella splendida isola della Sardegna, è un luogo ricco di storia millenaria. Nel cuore di questa città affascinante, sorge il Museo Archeologico di Cagliari, un luogo che incanta gli appassionati di archeologia e che offre un incredibile viaggio nel passato remoto dell’isola.
Il Museo Archeologico di Cagliari nasce nel 1993 all’interno del complesso museale della Cittadella dei musei, negli spazi progettati dagli architetti Piero Gazzola e Libero Cecchini. La sua nascita però ha origini più antiche infatti fu nel 1800, che il Viceré Carlo Felice, decise di accogliere la proposta del Cavaliere Lodovico Baylle, di allestire in una sala del palazzo Vice regio il Gabinetto di Archeologia e Storia naturale.
La struttura del Museo Archeologico di Cagliari
Il museo ospita una vasta gamma di reperti archeologici che coprono un arco temporale esteso, dalla preistoria fino all’epoca bizantina. Più precisamente le collezioni del museo si trovano ospitate su quattro piani a cui corrispondono temi espositivi diversi. Il piano terra è dedicato alla didattica, con un excursus cronologico sull’archeologia della Sardegna. Gli altri piani seguono una logica topografica e territoriale.
Il piano terra: dal Neolitico all’Alto Medioevo
Il piano terra propone un percorso cronologico-didattico che attraversa la storia della presenza umana in Sardegna dal Neolitico antico sino all’Alto medioevo. I materiali esposti provengono sia dalle prime collezioni private che hanno costituito il nucleo originario del patrimonio museale sia dai diversi scavi archeologici che hanno interessato e interessano il territorio.
Il primo piano: Cagliari e i principali centri nuragici
Il primo piano si articola in due percorsi tematici, il primo è dedicato principalmente a Cagliari e ai suoi centri limitrofi. Il percorso espositivo mostra l’evoluzione della città e la stratigrafia di alcuni dei suoi siti più importanti Tuvixeddu, Santa Gilla, Monte Claro. Ai principali centri nuragici è dedicata un’altra sala del piano espositivo.
Il secondo piano e i siti archeologici più importanti della Sardegna
Il secondo piano segue un ordinamento topografico. Vi sono rappresentati alcuni tra i siti archeologici più importanti della Sardegna: Monte Sirai, Sant’Antioco, Bithia, Nora. Grandi contesti si alternano a ritrovamenti minori in un’esposizione che accosta e avvicina reperti preistorici a reperti romani e tardo-antichi.
Il terzo piano e i giganti di Mont’e Prama
Il terzo piano espositivo, dedicato alle mostre temporanee, ospita attualmente la gran parte delle statue nuragiche di Mont’e Prama. Il percorso è supportato da un’applicazione multimediale che illustra le diverse tipologie di statue.
Inoltre il Museo Archeologico di Cagliari non è solo un luogo di esposizione, ma anche un centro di ricerca e studio. Grazie alla presenza di biblioteche specializzate e laboratori di conservazione disposti nel complesso della Cittadella, il museo promuove attivamente la conoscenza e la diffusione della cultura archeologica.