Castello si prepara al Natale, come ogni anno lo fa secondo il suo stile, in un clima di festa e riflessione insieme. Da una parte, infatti, le luci colorano le strade dello storico rione cagliaritano, con uno spettacolo assicurato soprattutto nella piazza Carlo Alberto, da sempre luogo simbolo di ritrovo del quartiere delle torri. Dall’altra parte, nella Cattedrale c’è il vero senso del 25 dicembre. Ai piedi della Natività un cesto carico di beni alimentari di prima necessità è destinato ai poveri del rione e della città. A ricordare che proprio il Natale è l’occasione migliore per aiutare concretamente chi davvero ha bisogno.
Natale, Cagliari splende a festa
A Natale Cagliari splende sempre a festa e per le vie del centro non si contano le luminarie. La “cascata” della Rinascente ne è fulgido esempio, infatti. Da anni ormai, laddove negli anni ’20-’30 sorgeva il vecchio Iris, i cagliaritani si godono il fiume di luci dall’alto. E così, dal fu “Pidocchietto”, meta degli amanti del cinema da quattro soldi, lo spettacolo ora è luminoso, offerto al capoluogo sardo.
Casette natalizie e pacchetti qua e là
La magia natalizia avvolge tutto e la galleria scintillante mette allegria nel cuore di chiunque. Da piazza del Carmine a via Manno si passa così per la via Alghero sino ad arrivare poi alla piazza Yenne. E ovunque i pacchetti non mancano, con le “casette” nel Corso trafficate di amanti del torrone e dolciumi. Splende la festa anche nella via Garibaldi e nella sua piazza infatti ora sorge un maestoso albero addobbato. E farsi i selfie diventa così d’obbligo.
Castello, si accendono le luci delle strade. In Cattedrale il vero senso della festa
È questione di un attimo, quasi di un battito di ciglia. E Castello ha così il suo Natale. Nella via Lamarmora sino alla via Mazzini, nel cuore dello shopping cagliaritano, gli addobbi non mancano, ma nella piazza Carlo Alberto tutto si illumina al cospetto di San Francesco. E il “poverello di Assisi” non può allora che fare da testimone di un’altra delle pagine della vita del rione. Ma è in Cattedrale il vero senso della festa. Ai piedi di Giuseppe e Maria infatti c’è un cesto in cui tutti, castellani e non, possono riempire con pasta, sugo, omogenizzati, riso e generi alimentari di prima necessità. Perché Natale è soprattutto questo. Tutto il resto, forse, conta poco.