Ogni anno la si aspetta e finalmente ecco la Paschixedda. Ovvero il Natale dei cagliaritani e in generale del sud Sardegna. Una “piccola Pasqua”, se paragonata a quella “Manna” della Resurrezione di primavera. Eppure quest’anno assume tutto il significato della volontà di purificazione. Il desiderio di lasciarsi alle spalle tutto e gioire della nascita del Bambino.
Paschixedda, il Natale “dimenticato” della tradizione sarda
Una delle solennità certamente tra le più sentite della Cristianità. Paschixedda, come riportato da numerose fonti storiche, risente della tendenza unificatrice di contatti fra le varie culture. Oggi però, su influenza di varie realtà moderne, la Sardegna ha perso conoscenza forse del colore tradizionale di questa ricorrenza.
Il Natale nell’Isola, ciò che ancora rimane nella tradizione dei sardi
Certo, quella Paschixedda originale della tradizione oggi i sardi non lo conoscono più. Eppure, nel terzo millennio permangono alcune caratterizzazioni, come ci evidenzia anche Alziator. E spesso queste sono di fondo ispano-catalano.
Il Natale come raccoglimento familiare, Sa missa de puddu: la viva festa nel cuore dei sardi
Il Natale è di sicuro momento di aggregazione, come dimostra tutta la caratterizzazione de Sa Notte ‘e xena. Con il caminetto a diventare punto di raccoglimento per tutta la famiglia. Ma il momento topico è quello della missa de puddu, letteralmente la messa al canto del gallo. Il rintocco della campane notturno chiamava a raccolta in chiesa tutta la comunità.
Paschixedda, la Novena del Bambino e le frasi augurali di Sardegna
Di notevole importanza, nella tradizione, è la novena de su Nenu, anticipatoria della Paschixedda. Nei giorni precedenti al Natale resitono ancora le frasi augurali come Bonas Pascas! e Norabonas!. Nelle case dei sardi domina le scene su Nascimentu, il presepe secondo la denominazione castigliana. Interessante nel folklore isolano natalizio è su barraliccu. Un giocattolo che trova riferimenti persino nella tradizione ebraica.