Pasqua, in sardo Sa Pasca Manna, è senz’altro la festività più sentita in Sardegna, persino più del Natale. Processioni, veglie, momenti corali, Cagliari si anima con i riti della tradizione, sentiti dai cittadini e amati dei turisti che, con la bella stagione, accorrono in città. I riti della settimana santa coinvolgono i quartieri di Stampace, Villanova e Marina. Ma tali rappresentazioni non avrebbero luogo senza il lavoro attivo delle antiche confraternite di Cagliari, tra cui ricordiamo la Confraternita di Sant’Efisio, l’Arciconfraternita del Santissimo Crocefisso e l’Arciconfraternita della Solitudine.
La preparazione a Sa Pasca Manna: tutti i riti della settimana santa
I riti della settimana santa hanno inizio il venerdì precedente la Domenica delle Palme. In questa giornata ha luogo Is Misterius, ovvero la Processione dei Misteri, organizzata dall’Arciconfraternita del Santissimo Crocefisso. Nel corso della processione, i confratelli portano, per le vie del centro, 7 statue di legno raffiguranti i momenti salienti della Crocifissione. Il tragitto prevede 7 tappe, in altrettante Chiese della città, rappresentanti le sette stazioni della Via Crucis. In ognuna di esse, entra un simulacro accompagnato dai canti corali tramandati oralmente dalla tradizione.
Il Martedì santo ha luogo un’altra processione che coinvolte il quartiere di Stampace. Anche in questa occasione, il rito prevede di ripercorrere i momenti più importanti della passione di Cristo. A partire dalla Chiesa di San Michele, la processione prevede di portare per le vie di Cagliari sette simulacri che, di volta in volta, andranno a stazionare in altrettante Chiese.
Nel corso del Mercoledì Santo, precedente Sa Pasca Manna, ha invece luogo il rituale della vestizione a lutto della Madonna. Prima della vestizione vera e propria della Madonna, le consorelle del Santissimo Crocefisso avvolgono il corpo della Santa con bende profumate. La procedura simula quasi un’imbalsamazione, e anticipa il dolore del lutto che la donna si appresta a vivere.
Il Giovedì Santo si dà inizio alla preparazione dei sepolcri in tutte le Chiese del centro di Cagliari. Si procede inoltre con le decorazioni con Is Nenniris, il grano lasciato germogliare al buio durante tutto il periodo della Quaresima. Tale tradizione affonderebbe le sue origini all’interno del mito di Adone e dei miti arcaici, in uso nell’antico popolo sardo. Nella stessa giornata ha luogo la suggestiva processione notturna, al lume delle fiaccole, della statua bardata a lutto di Sant’Efisio, portato in sette chiese del quartiere di Stampace.
I momenti i più importanti prima di Pasqua
Durante Venerdì Santo si svolge l’evento più significativo della settimana santa anticipante Sa Pasca Manna. Ha infatti luogo la processione della statua di Gesù Crocefisso che, dalla Chiesa di San Giovanni Battista, si muove fino alla Cattedrale di Cagliari. La statua, posta su un baldacchino bianco, è accompagnata dal simulacro della Madonna vestita a lutto e da un coro composto da 100 persone, tra adulti e bambini. Ad accentuare il momento di dolore e raccoglimento, le consorelle del Santissimo Crocefisso che, poste in due file parallele, sono vestite anch’esse di nero e recano tra le mani una candela, in segno di profonda devozione. Il giorno successivo, il Sabato Santo, ha luogo Su Scravamentu: il Cristo è rimosso dalla croce, posto su di una lettiga e riportato alla chiesa di San Giovanni Battista.
La domenica di Pasqua e il lunedì dell’Angelo
Si arriva dunque al momento fatidico dei festeggiamenti de Sa Pasca Manna: S’Incontru. Provenienti da due direzioni diverse, la statua della Vergine, vestita con il caratteristico abito bianco e mantello azzurro, e quella del Cristo Risorto, adornata con una fascia bianca e dorata, si ritrovano una di fronte all’altra. Tra gli applausi e la commozione della folla, ha quindi luogo il ricongiungimento tra le due figure più importanti della tradizione Cattolica.
La settimana santa si conclude con il Lunedì dell’Angelo. In tale occasione, caratteristica della città di Cagliari, ha luogo la processione dedicata a Sant’Efisio. Si tratta a tutti gli effetti di una piccola anticipazione di quella che sarà l’imponente festa di Maggio.