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Safe Beach Space: l’invenzione sarda per un’estate in sicurezza

Safe Beach Space

Ci siamo quasi. La stagione estiva 2020 è alle porte. L’emergenza sanitaria è tuttavia ancora in atto. Non abbiamo dunque ancora disposizioni sul come trascorrerla al meglio per evitare ulteriori contagi. Una possibile soluzione al problema potrebbe però essere già alla nostra portata. Si tratta di un’invenzione dell’ingegnere Gianluca Langiu. Il suo principio fondante? Il distanziamento sociale. Il brevetto, denominato Safe Beach Space, segue alla lettera i protocolli emanati da Inail e Issn.

In cosa consiste il progetto Safe Beach Space

Ricordate le pareti in plexiglass? Tutti abbiamo guardato con orrore questi strumenti che, stando a quanto riportato, avrebbero dovuto salvaguardare la nostra sicurezza in spiaggia. Ebbene, la soluzione ideale, potrebbe essere invece meno costosa e alla portata di chiunque. Trattasi dell’invenzione dell’ingegnere sardo Gianluca Langiu. Safe Beach Space consiste in una semplice recinzione. Questa andrebbe infatti a delimitare una porzione di spiaggia occupata da ogni individuo.

“Il nostro sistema favorisce l’immediata e visibile separazione con distanza pari a quelle indicate come obbligatorie per gli stabilimenti e che i testi di accordo suggeriscono anche per le spiagge libere.”

Quello del distanziamento in spiaggia è, in effetti, un problema cui tutti dobbiamo avere a che fare nella stagione estiva. E visto lo stato di emergenza, la ricerca di una soluzione è diventata quanto mai stringente. Safe Beach Space si inserisce proprio in questo contesto e nasce dagli sforzi congiunti di diversi laboratori sardi. Oltre a Mag3, lo studio di progettazione di Langiu, hanno infatti collaborato altre realtà del territorio. Tra queste, il Klojaf Studio di Nuoro di Salvatore Piredda, che ha curato il brand e la comunicazione, e il Fab Lab Olbia, centro specializzato nella stampa 3D.

L’ottagono magico

In una recente intervista, l’ingegnere ha spiegato nello specifico il funzionamento del presidio.

“Il Safe Beach Space è un presidio visivo progettato per garantire la corretta distanza tra le persone, attuato mediante il posizionamento di un nastro di segnalazione che delimiti il confine sicuro e la comfort zone dei bagnanti. La misura di tale distanza è legata ovviamente alle prescrizioni normative per l’emergenza Covid-19. Nel caso dell’Italia, attualmente, il distanziamento sociale deve essere di almeno un metro. Il SbS, inoltre, mette ordine e indica ai bagnanti come mantenere le opportune distanze, proprio come avviene con i distanziatori segnaletici che troviamo nei locali pubblici.”

Il nastro è realizzato in fibre sintetiche, date dal riciclo di plastiche marine. Le colorazioni possono essere differenti e presentare un logo, per venire incontro anche alle esigenze dei centri balneari. I picchetti sono anch’essi costituiti da plastica riciclata. I modelli fin’ora presentati prevedono due forme. Una ottagonale, per le spiagge libere, e una rettangolare per le aree in concessione e stabilimenti balneari.
Sarà dunque così che trascorreremo l’estate? Di certo quella del Safe Beach Space appare come soluzione assai più semplice rispetto ad altre. Ma basterà per salvaguardare la nostra sicurezza in spiaggia?

Safe Beach Space: l’invenzione sarda per un’estate in sicurezza ultima modifica: 2020-05-19T10:09:41+02:00 da Andreana Perla

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