La giornata di Santa Lucia sembra aprire la strada alla festività del Natale. Una data, quella del 13 dicembre, che nel quartiere cagliaritano della Marina ha sempre goduto di notevole importanza, soprattutto in passato. Sono tante infatti le fonti storiche che confermano la vitalità popolare nella devozione, nel rione cagliaritano, alla “martire degli occhi”. E quella statua, custodita nella chiesa di Sant’Eulalia, così come l’ex convento ormai rudere nello stesso rione, sembrano confermarlo.
Santa Lucia nella Chiesa, la fede guarisce le malattie
L’agiografia di Santa Lucia racconta di una giovane siracusana originaria di una nobile famiglia cristiana, fra III e IV secolo. Si racconta dunque che la ragazza, recatasi in pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata di Catania, nel 231, sia stata illuminata da un miracolo. Pare infatti che a Lucia, dopo aver pregato per la guarigione della madre malata, Eutychia, sia apparsa in sogno proprio la santa. Quest’ultima le avrebbe così annunciato la pronta guarigione dell’amata genitrice, grazie alla forte fede della giovane. E allora, in nome suo, Siracusa avrebbe ricevuto grandi onori.
La persecuzione di Santa Lucia e i travagli della giovane
La giovane decide allora di consacrare la sua vita al Cristianesimo e alla cura degli infermi. Tuttavia, incorre in questo modo nei decreti di persecuzione emanati dall’imperatore Diocleziano. Al processo, Lucia subisce la minaccia di essere condotta con la forza in un postribolo, in caso di mancata abiura. Secondo la tradizione, la giovane però diventa miracolosamente così tanto pesante da non poter essere trascinata nemmeno da una decina di uomini.
La leggenda degli occhi strappati a Santa Lucia
Accusata di stregoneria, Lucia viene cosparsa d’olio e torturata con le fiamme. Dopo di che i carnefici la finiscono tagliandole la testa con la spada all’età di 21 anni. Si racconta, inoltre, che i suoi aguzzini le avrebbero strappato gli occhi, sebbene questa leggenda sia per molti priva di fondamento. Vero è comunque che l’emblema degli occhi sulla coppa sia da ricollegare alla devozione per la santa della Lux, che illumina i ciechi privi di fede.
A Cagliari quella statua e quel rudere alla Marina
A Cagliari, nella via Sardegna, oggi il rudere dell’ex convento ricorda la devozione della Marina a Santa Lucia. Secondo l’Alziator, il collegamento andrebbe a un’antica chiesa nella via Barcellona, risalente al 1119 e demolita definitivamente nel 1947. Rinata poi, in tempi relativamente recenti, in forma parrocchiale a San Benedetto. La nota chiesa di Sant’Eulalia conserva, inoltre, una statua, esposta nella cappella di Sant’Elmo. Di enorme pregio rimangono gli occhi d’argento e le palme del martirio.
Lucia patrona degli occhi
Anche nel quartiere di Castello pare sia esistita una strada dedicata alla santa. E tuttora, nella via Martini, è ancora presente una chiesa a lei dedicata. Lucia è invocata per i mali degli occhi e i più popolari conoscono bene l’imprecazione: “Santa Luxia ti’ndi boghi sa vista“.