Gli Sconvolts Cagliari compiono 32 anni. Era il 6 febbraio 1987 quando nasceva la storica tifoseria che nel corso degli anni avrebbe accompagnato, nella curva Nord, la squadra rossoblù nei suoi lunghi anni di campionato. Gli Sconvolts non vivono il Cagliari e il calcio come un semplice passatempo domenicale. Per loro il tifo è una fede, nel bene o nel male. L’attaccamento alla maglia e il rispetto per la città, così come per la bandiera, sono i valori fondamentali da portare alti con il massimo dell’orgoglio.
Sconvolts, 6 febbraio 1987: la genesi del gruppo
Una data lontana che segna l’inizio di un mito, per tanti, ma anche la fine di alcuni gruppi preesistenti negli anni Ottanta, come gli Uccn, gli Eagles e la Brigata Sant’Elia. Nasce così il gruppo Sconvolts, in un alone di leggenda, spinto a dare anima e corpo più alla squadra che al singolo giocatore. Non a caso, dalla curva Nord sono rari i cori di omaggio rivolti a qualcuno e solamente pilastri come Daniele Conti, Gigi Riva, o il compianto Davide Astori hanno ricevuto omaggi diretti. Andrea Cossu , addirittura, porta tatuato sul polpaccio lo stemma del gruppo.
Da Sconvolts a Furiosi, la secessione del 1989: fuga dalla Nord
Da una costola degli Sconvolts sono nati i Furiosi, ex storico gruppo cagliaritano, nel 1989. La convivenza in curva Nord non era affatto semplice, sia in casa che in trasferta. I rapporti apparivano costantemente tesi. Fino alla famigerata sfida casalinga con il Milan, quando il neonato gruppo secessionista perdette, in casa, il proprio striscione. Una vergogna imperdonabile per qualunque tifoseria italiana e “fattaccio” ripetutosi anche ad Ancona. I Furiosi subirono così la cacciata dalla curva Nord, sparendo dal panorama del tifo italico.
Spirito guerriero e navigatore
Gli Sconvolts sono noti per essere sempre presenti, salvo casi eccezionali, a ogni gara disputata dal Cagliari. Sia in casa che in trasferta, e in qualunque competizione, il gruppo non abbandona mai la squadra. Oggi, in tempi di pandemia, i loro stendardi non riempiono più la Nord, ma con il cuore la loro vicinanza è costante. Eppure, questo carattere fiero li ha spinti spesso a entrare ai ferri corti con altre tifoserie. Per 34 anni nessun rapporto con il business, così come con qualunque forma di comunicazione social. E talvolta, di fronte a certe scelte della società del Cagliari Calcio, all’evenienza non hanno mai mancato di dire la loro. Sempre con lo stile che li caratterizza.
Amicizie e rivalità
Il rapporto con molte altre tifoserie non è certo idilliaco, anche se non con tutte. Massima rivalità, infatti, nei confronti di juventini, milanisti e napoletani, per dirne alcuni. Senza contare una forma d’astio nei confronti del vicino sassarese, legato in parte a questioni campanilistiche. Eppure, dall’altra parte, qualcuno, nel mare magnum del tifo italiano, pare aver simpatizzato con gli Sconvolts. Ne sono un esempio Sampdoria e Atalanta, ma anche Foggia, sino almeno a un po’ di tempo fa, era legata al tifo caldo rossoblù da un rapporto di gemellaggio.