Il Caffè Genovese, da duecento anni nel cuore di Cagliari – itCagliari

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LUOGHI DI RITROVO

Il Caffè Genovese, da duecento anni nel cuore di Cagliari

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Tra i locali più rinomati e frequentati del centro di Cagliari, c’è il Caffè Genovese, storico “salotto buono” nella via Logudoro che conserva ancora oggi tutto il gusto dei sapori di una volta. Un fascino rimasto inalterato ancora oggi, dal lontano 1838. Quasi duecento anni di vita che rendono questo bar ancora più “anziano” dell’intera Italia. Grazie alla titolare Paolina Rivara, da trent’anni al timone dell’attività, si ripercorrono le tappe che hanno caratterizzato la vita di questo gioiello di Cagliari.

La storia, dai piedi del Bastione alle porte di San Saturnino

«Il fondatore è Lazzaro Canepa, che arrivato dalla Liguria ha costituito la prima sede alla fine di via Garibaldi e nel 1855 ha spostato l’attività in piazza Costituzione. Dal dicembre 1997 ci siamo spostati qui, dietro via Dante. E oggi siamo ancora qui». Insomma, mentre l’Italia non aveva ancora iniziato a emettere i primi vagiti, a Cagliari il Caffè Genovese avviava i suoi 180 anni di lavoro ininterrotto, se non durante la guerra, da prima ai piedi del Bastione, poi alle porte della Basilica di San Saturnino.

La società di ieri e quella di oggi. Come cambia la clientela

Ma dall’Ottocento a oggi, tanta acqua è passata sotto i ponti. È cambiata la società, come le mode e i tempi, e il locale ha dovuto far fronte alle nuove esigenze dei clienti moderni e alle novità di produzione: « Oggi le famiglie si sono ridimensionate – racconta Rivara – e se prima si ordinava in grandi quantità, oggi vanno le monoporzioni. Molte persone vivono da sole, ad esempio. E aggiungiamo anche le problematiche legate all’alimentazione che prima non c’erano, come le allergie e le  intolleranze o il consumo dell’alcol». Insomma, oggi il cliente guarda sia al gusto che alla salute.

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Il “lato umano” del Caffè Genovese. Chi frequenta il locale

Di certo, ogni locale è aperto a tutti, ma a seconda della linea che si vuole seguire si sceglie, in un certo qual modo, anche il tipo di clientela: « Noi, per scelte di produzione, abbiamo degli orari abbastanza pesanti e apriamo la mattina prima dell’alba. La fascia notturna, non la seguiamo e di conseguenza la clientela giovanile sceglie altre vie. La nostra linea è gradita da persone più grandi che spesso si incontrano qui con gli amici e figli per fare colazione. Anche la domenica mattina molte persone vengono qua dopo la messa».

interno della caffetteria Genovese

Le specialità culinarie. Tutto all’insegna del classico

Un pasticceria che anche nei giorni festivi è presente per soddisfare quei palati alla ricerca di specificità culinarie, di certo non dozzinali: «Tutta la nostra produzione si differenzia dalle altre – spiega orgogliosamente Rivara – e uno dei nostri dolci inalterato nel tempo è il marengo, dischi di meringa montati con la panna di latte fresco, gocce di cioccolato fondente e copertura di cacao. Così come la sacripantina, tipico dolce ligure, o le cassate di gelato. Noi non abbiamo aderito ai dolci “di moda”, come cupcake o donuts. La nostra è una pasticceria tradizionale che cerca di mantenere inalterati i sapori di un tempo».

 Dal cardinale al ministro, i “vip” del Caffè Genovese

Una clientela, quella del Caffè Genovese, che vuole costantemente rivivere i sapori di una volta, che spesso in giro non si trovano più. Oltre al comune borghese, ci sono volti famosi che affollano l’elegante sala di via Logudoro, con i suoi arredi originali, i tavolini in stile liberty e le sedie thonet. Certo, tutti i clienti sono uguali, ma qualche nome salta subito all’occhio: «Alcuni frequentatori, sia in passato che oggi, sono visi conosciuti nella società. C’è il ministro Paolo Savona che quando è in città è solito venire qui. Oppure il cardinale De Magistris, insieme alla sua famiglia».

Dopo i duecento anni, il futuro e le speranze

Tra vent’anni il Caffè Genovese compirà duecento anni e Paolina Rivara già pensa alle idee per il futuro, con speranza e ottimismo: «io sono una persona molto positiva e mi auguro che si possa risalire. Speriamo di poter ritornare a nuovi splendori, ma sempre sulla linea classica. L’antico è bello e le innovazioni possono aiutare, ma non devono intaccare ciò che di bello ci ha regalato il passato».

Il Caffè Genovese, da duecento anni nel cuore di Cagliari ultima modifica: 2018-12-11T18:39:08+01:00 da Gianmarco Cossu

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