Pabassine, pabassino, pabassina, pabassinas. Ci sono tanti modi per chiamare is pabassinas, questi irresistibili dolci tipici del cagliaritano e della tradizione sarda. A base di uva passa e mandorle, la ricetta de is pabassinas viene orgogliosamente tramandata di generazione in generazione.
L’origine
Il nome pabassina deriva da pabassa, che in sardo significa uvetta, l’ ingrediente fondamentale per la buona riuscita dei dolci.
Ingredienti comuni: uvetta, sapa, mandorle
Is pabassinas sono a base di uva sultanina. Infatti, sebbene esistono delle varianti che cambiano da zona a zona dell’isola, questo ingrediente deve essere sempre presente nella ricetta.
Gli altri ingredienti comuni sono la farina, lo zucchero e le uova. A seconda della provincia o dell’usanza famigliare, si possono aggiungere: mandorle, noci tritate, scorza d’arancia, noce moscata, miele o sapa (il mosto cotto).
All’esterno, invece, possono essere lasciate grezze oppure ricoperte a piacere da una glassa, fatta con l’albume dell’uovo, e dalle codette o diavolini multicolore o perline d’argento commestibili.
Il risultato saranno dei biscotti di un cm circa, dalla pasta friabile, di forma romboidale e irregolare, dal sapore riconoscibile e delizioso.
Le signore più anziane sottolineano che la versione con sole noci e uva passa, senza mandorle, sia la più antica.
Is pabassinas nella tradizione
Is pabassinas si preparavano tradizionalmente per la festa di Ognissanti. Come vi raccontavamo anche in questo articolo su “Is animeddas”, durante la notte del 31 ottobre, in Sardegna, i bambini erano soliti andare per le strade del paese bussando alle porte e chiedendo << itta si onada a is animeddas? >>, ossia << cosa si dona alle anime? >>. In questo modo si pensava che i bambini, mangiando i doni ricevuti, dessero da mangiare direttamente ai defunti. Un modo per sentirli più vicini e presenti. Oltre a questi dolci, i bambini ricevevano anche ossu ‘e mottu, mandorle e altre leccornie.
Oggi
Oggi nel cagliaritano is pabassinas vengono preparate per i primi di novembre, ma anche per altre feste religiose come Natale. Sono comunque un dolce autunnale, data la presenza di ingredienti disponibili dopo la vendemmia: l’uva passa e la sapa.