La festa di Sant’Efisio è la celebrazione religiosa più importante dell’intera isola. La prima edizione risale al 1657 e da allora, ininterrottamente, ogni 1° Maggio vede la città di Cagliari protagonista di uno degli eventi folkloristici più imponenti di tutto il Mediterraneo. La sua processione parte dalla Chiesa di Sant’Efisio a Cagliari e termina nella chiesetta dedicata al Santo a Nora (Pula): circa 65km di pellegrinaggio a piedi, per un totale complessivo di 4 giorni di celebrazione.
Come nasce la festa: 1652 e l’epidemia di peste
Dal 1652 la Sardegna, e in particolar modo Cagliari, erano soggiogate da una delle più grandi epidemie di peste che l’isola avesse mai visto, nel corso della sua lunga storia. Propagatasi a causa di alcuni marinai infetti approdati in città per dei commerci, la piaga aveva oramai ridotto drasticamente la popolazione di Cagliari.
Secondo la leggenda, nel 1656 la situazione pareva al culmine della tragedia. I pochi superstiti si rivolsero dunque a Sant’Efisio alla ricerca di conforto ed egli, poco dopo, apparì al viceré conte di Lemos. Il Santo accettò la richiesta dell’amministratore di liberare l’isola dalla pesta ma solo se questi avesse fatto voto di celebrare una processione in suo onore il 1° di ogni mese di Maggio.
Come promesso, nel settembre dello stesso anno la peste liberò Cagliari e l’intera isola. Dal 1° Maggio dell’anno successivo, fino ad oggi, le celebrazioni in onore di Sant’Efisio coinvolgono la città. Da qui, parte la lunga processione che si protrae fino alla piccola cappella di Nora, luogo in cui il Santo fu martirizzato.
Chi era Sant’Efisio?
Efisio nacque ad Elia, alle porte di Antiochia (Turchia) intorno al 250 dopo Cristo. Alla morte del padre, la madre Alessandra lo introdusse alla fede pagana. Intraprese ben presto la carriera militare e divenne un fervente persecutore del cristianesimo in Italia.
Secondo la leggenda, durante una marcia con il suo reparto, venne accecato da un bagliore e disarcionato da cavallo. Sul palmo della mano gli si impresse una croce e in quel momento udì una voce misteriosa che gli rimproverava la sua attività di persecutore dei cristiani e gli prediceva la fine imminente. In seguito a tale rivelazione, Efisio si convertì al cristianesimo.
Inviato in Sardegna per combattere i ribelli che minacciavo gli interessi dell’Impero Romano, iniziò a predicare la parola di Cristo. La notizia giunse alle orecchie del governatore della Sardegna che lo fece imprigionare e torturare. All’ennesimo rifiuto di abiurare, il viceré lo condannò al rogo. Sempre secondo la leggenda, le fiamme si rifiutarono di attaccare Efisio e si scagliarono invece contro le guardie. Sant’Efisio venne dunque decapitato a Nora, intorno al 300 d.C..
I festeggiamenti
I preparativi per la festa di Sant’Efisio iniziano il 30 Aprile, con la vestizione del Santo. Ornata di tutto punto, la statua è dunque posta all’interno del cocchio con cui sarà portata in processione per i giorni successivi. Nella mattinata del 1° Maggio avviene la celebrazione della messa nella Chiesa di Sant’Efisio, a Stampace, ed ha ufficialmente il via la processione.
Le traccas, i carri addobbati trainati da buoi, aprono le celebrazioni. A seguire un corteo di oltre 5000 persone, rappresentanza dei gruppi folkloristici provenienti da tutta la Sardegna che indossano i rispettivi abiti tradizionali. Infine i cavalieri, simbolo dell’esercito sardo che in origine aveva il compito di accompagnare e difendere il Santo durante l’intero percorso.
La processione percorre l’intera città Cagliari, prosegue per Giorgino, Capoterra (paese di cui Sant’Efisio è patrono), Sarroch, Villa San Pietro e giunge infine a Pula. Da qui, il cocchio prosegue per Nora fino a raggiungere la chiesa di Sant’Efisio e le rovine in cui, secondo la tradizione, avvenne la martirizzazione del Santo.
Nella giornata del 4 Maggio, il cocchio di Sant’Efisio riparte alla volta di Cagliari, in cui farà rientro nella notte accompagnato dalla caratteristica fiaccolata di fedeli in pellegrinaggio.
Informazioni sulla festa di Sant’Efisio
Quando: dal 1° al 4 maggio
Accesso gratuito
Orari e contatti: consultare il sito ufficiale di CagliariTurismo per il programma dettagliato dell’evento