Tuvixeddu è uno dei più importanti siti archeologici della Sardegna, lasciatoci dalla presenza punica nell’isola: la necropoli più grande e importante di tutto il Mediterraneo.
La necropoli è denominata Tuvixeddu che deriva da tuva, ossia cavità. Le tombe sono, infatti, scavate nella roccia e caratterizzate da tanti elementi pittorici scolpiti.
L’origine e le tombe funerarie
Tra il VI ed il III secolo a.C. i Cartaginesi scelsero il colle di Tuvixeddu quale luogo sacro dove poter conservare i corpi dei defunti. La ricchezza e la particolarità del sito, è dovuta anche alla presenza di due tombe interamente decorate: la Tomba dell’Ureo e la Tomba di Sid, uniche testimonianze di pittura funeraria figurata cartaginese, rinvenute in Sardegna.
In particolare, la Tomba di Sid trova similitudini con l’omonima divinità sarda venerata anche nel tempio di Antas. Nella Tomba dell’Ureo, invece, spicca la figura del serpente cobra alato, della cultura egiziana. Questa tomba è un raro esempio di ipogeo punico decorato.
Come erano fatte le sepolture?
Dentro l’area si conservano più di 1500 tombe, di origine punica e romana. Queste tombe risultano connesse all’acquedotto – che attraversava il sito archeologico – e a una cava. Le sepolture erano raggiungibili attraverso un pozzo scavato interamente nella roccia calcarea e profondo dai due metri e mezzo, sino a undici metri. All’interno del pozzo una piccola apertura introduceva alla camera funeraria.
Il sito da sicuramente l’idea di quanto Cagliari fosse importante nel periodo fenicio e cartaginese.
La necropoli, dopo i fenici, fu utilizzata anche in periodo romano. I romani, infatti, scavarono sepolture a camera, ad incinerazione e a fossa. All’interno della necropoli erano presenti anche tombe monumentali e riservate a personaggi illustri, come la Grotta della Vipera.
Nelle camere funerarie sono state rinvenute anfore e ampolle che contenevano delle essenze profumate.
La necropoli venne abbandonata con l’arrivo dei vandali e dei bizantini.
La necropoli, oggi
Nel XIX secolo l’area venne utilizzata per scopi abitativi, oggi visibili attorno alla necropoli. Inoltre, il colle non venne mai valorizzato, e anzi nel XX secolo Tuvixeddu divenne la cava di una cementeria dell’Italcementi, che ne terminò l’estrazione solamente negli anni ottanta.
Informazioni
Situato tra i quartieri Sant’Avendrace e San Michele, il parco di Tuvixeddu è uno dei 7 colli di Cagliari. Rimane aperto al pubblico gratuitamente tutti i giorni dalle ore 6,00 alle ore 23,00. Il servizio di visita guidata, in italiano e in lingua straniera, invece, va dal venerdì alla domenica, dalle ore 9,00 alle ore 18,00
Prezzo biglietti necropoli Tuvixeddu:
- gratuito senza visita guidata;
- intero 3 euro, con visita guidata ;
- gruppi 2,50 euro, con visita guidata (non inferiori alle 15 persone);
- scolaresche 1 euro.
Biglietto unico per Tuvixeddu e Anfiteatro Romano di Cagliari:
- 1 giorno, biglietto unico: 6 euro
- 7 giorni, biglietto unico : 7 euro
- biglietto unico per i residenti a Cagliari e valido 15 giorni: 6 euro
Per maggiori informazioni sulla storia del sito funerario, visitate il sito di Cagliari Turismo.