Viale Buoncammino, da sempre a Cagliari un salotto all’aperto, dove passare le serate estive comodamente seduti in panchina. Molti casteddai, nel viale all’ombra degli alberi si danno appuntamento, ormai da anni, per fuggire alla calura, sorseggiare una bibita e ascoltare bella musica dal vivo, in uno dei chioschetti presenti. I turisti, d’altra parte, ne approfittano per una passeggiata di puro relax nella cuore più nobile del capoluogo sardo.
Viale Buoncammino, spazio verde al di fuori del Castello
Viale Buoncammino nasce come passeggiata panoramica, al di fuori delle mura di Castello. La sua origine risale al periodo dei Savoia e della dominazione piemontese a Cagliari e in Sardegna, con la famiglia reale intenzionata a dare alla città uno spazio verde interno. Un luogo, da allora sino a oggi, dove trovare rifugio dai cocenti raggi di sole cagliaritani.
Viale Buoncammino, la sua chiesa luogo di preghiera per i viandanti
Nella storia di questa affascinante terrazza non c’è solamente l’aspetto ricreativo. Da viale Buoncammino si accedeva al centro nevralgico della città, passando per la Torre di San Pancrazio, e i viaggiatori, anticamente, ritenevano di buon auspicio la visita in preghiera alla vicina chiesa di San Lorenzo, ancora oggi presente e nota ai cagliaritani.
Panorama mozzafiato e lunghe corse sotto gli alberi
Una lunga passeggiata alberata che da piazza D’Armi e l’ex carcere arriva sino a Porta Cristina. Per i bambini di un tempo, viale Buoncammino era luogo di giochi, durante le vacanze estive. Gli adulti seduti in panchina, i pargoli in giro in bicicletta, a mangiare gelati e noccioline. E non mancavano le tzapulate nel duro asfalto e le inevitabili ginocchia sbucciate. Oggi il viale, complice il calo demografico, sembra essere meno battuto dai teenager, ma mantiene il suo fascino, soprattutto al tramonto. Un panorama mozzafiato si presenta a chi passeggia. A disposizione, tutta la città, con i suoi splendori e i pezzi più pregiati. I romantici se li gustano lentamente, gli amanti dello jogging, invece, forse assuefatti, buttano un occhio in rapidità, rimando comunque affascinati.