Sguardi e storie di donne, questo il filo conduttore della settima edizione del Cagliari Film Festival che ritorna dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia. La rassegna cinematografica di impegno civile è organizzata dall’associazione Tina Modotti con la direzione artistica di Alessandra Piras. Sguardi e storie di donne, questo il titolo dell’edizione 2021 del festival che propone due lunghi fine settimana in cui il focus è la donna nel cinema, il suo punto di vista. Il nutrito cartellone si dipana tra film, documentari e dibattiti con i protagonisti. Le proiezioni e gli incontri si terranno nel cortile all’aperto di Palazzo Siotto.
Cagliari Film Festival
Si inizia giovedì 8 luglio alle 21 con Alla mia piccola Sama (UK, 2109, 100’) documentario di Waad al-Kateab ed Edward Watts. Nel lavoro filmato la regista racconta la sua vita ad Aleppo, lasciando così una straziante videolettera alla sua bambina. Introduce la serata Alessandra Piras. Venerdì 9 luglio alla stessa ora arrivano le prime ospiti: si comincia con Valeria Patanè, autrice del documentario Intervista a Nicoletta Pacca (SPA, 2019, 50’) in cui Pacca, classe 1928, racconta come ha scoperto di essere ebrea. Alle 22 la serata prosegue con la sezione Le autrici sarde si raccontano. Angelica Demurtas, Alberta Raccis e Marta Anatra presenteranno ciascuna un proprio corto (Fragmenta, 2019 Italia, 3’; Fogu, Italia, 2019, 7’; Progresso Reinassance, Italia-Francia, 2020, 20’).
Il cinema come interrogazione permanente
Monica Maurer, regista che lega il suo nome all’imponente lavoro di costruzione di un archivio dedicato alla questione palestinese, aprirà la serata di sabato 10 luglio. Alle 20:30, in dialogo con Alessandra Piras, parlerà del concetto zavattiniano di fare cinema documentaristico e del cinema d’urgenza concepito come “interrogazione” permanente. Saranno poi proiettati alcuni frammenti di diversi suoi lavori. La seconda parte della serata prevede un focus sulla famiglia di Giuseppe Pinelli, con la proiezione in prima regionale del documentario Pino. Vita accidentale di un anarchico di Claudia Cipriani (Italia, 2019, 60’).
Scritto dalla stessa Cipriani insieme a Niccolò Volpati e a Claudia e Silvia Pinelli, questo lavoro ripercorre la vita e la vicenda di Giuseppe Pinelli, l’anarchico ritenuto implicato nella strage di piazza Fontana. Pinelli è morto nel dicembre 1969 cadendo da una finestra della questura. Il punto di vista della narrazione è quello delle due figlie, coautrici della sceneggiatura. Sarà presente la regista insieme a Volpati. A chiudere questa prima settimana di programmazione domenica 11 luglio sarà il film Cosa resta della rivoluzione (Francia, 2018, 88’) della regista francese Judith Davis.
Cagliari Film Festival, seconda settimana di programmazione
Giovedì 15 luglio alle 21:30 sarà presentato Cercando Grazia (Italia, 2021, 45’), il documentario di Maria Grazia Perria che segue undici giovani attrici durante il casting per la preparazione di un film sulla giovane Grazia Deledda. La proiezione, che vedrà la presenza della regista, sarà preceduta alle 20:30 da un omaggio del filmaker Francesco Tomba ad Agnès Varda, esponente della nouvelle vague e prima donna a ricevere un Premio Oscar. Alle 22:30 la serata si chiude con Vanitas (Italia, 2020, 57’) di Mario Brenta e Karine de Villers.
La serata di venerdì 16 luglio è dedicata a Tina Modotti: si comincia alle 20:30 con un omaggio del fotoreporter Uliano Lucas che, insieme ad Alessandra Piras, parlerà dell’artista pioniera della fotografia civile. Si andrà avanti con la proiezione del documentario Vittorio Vidali. Io non sono quello che fui (Italia, 2019, 106’), di Giampaolo Penco, dedicato all’uomo che della Modotti fu compagno di vita. A introdurre il film sarà lo storico Luciano Marrocu. Parteciperà anche il regista.