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Santi innocenti martiri, quel quadro nel cuore di Cagliari

Il 28 dicembre ricordiamo i Santi Innocenti. La storia risale al periodo della Natività. L’episodio narra che a Betlemme, su ordine del Re Erode, furono uccisi i nuovi nati maschi. Il re della Giudea, ordinò l’uccisione allo scopo di eliminare Gesù. Erode temeva che questi, denominato il sovrano del cielo e della terra, lo privasse del regno che possedeva. Secondo la narrazione evangelica, il futuro Cristo scampò alla strage in quanto un angelo avvisò in sogno Giuseppe, ordinandogli di fuggire in Egitto. Solo dopo la morte di Erode, Giuseppe rientrò, stabilendosi in Galilea, a Nazareth. L’episodio è raccontato nel Vangelo secondo Matteo. Per il mondo cristiano è un giorno molto importante in ricordo di un avvenimento di cui si ha notizia solo ed esclusivamente nel Nuovo Testamento. Gran parte degli studiosi, tuttavia, ritiene l’episodio poco attendibile perché privo di riscontri storici.

Strage Degli Innocenti Affresco XXI secolo Monastero Simono petras Monte Athos

Santi Innocenti Martiri, la ricorrenza nei calendari occidentali e ortodossi

Sia i calendari occidentali che quelli che fanno riferimento alla fede ortodossa, fanno cadere questa festività, quella dei Santi Innocenti Martiri, subito dopo il Natale: oggi risulta complicato capire i motivi di questa ricorrenza, anche se in realtà essa ha radici decisamente molto antiche. Il suo simbolo iconografico è l’agnello ed inoltre l’avvenimento ad essa legata è uno dei più importanti della giovinezza di Gesù, che contribuiscono a rendere la sua figura simile a quella di Mosè. Si tratta di una festa che oggi ha tuttavia perso i suoi connotati di ricorrenza legata ad un lutto.


Strage degli innocenti, Galleria degli Uffizi, Firenze

La strage rappresentata nell’arte

Nel mondo dell’arte sono tante le rappresentazioni su questo avvenimento. Tantissime raffigurazioni molto dettagliate fin dal V secolo rappresentano questo avvenimento. Uno fra tanti, l’affresco di Giotto per la Cappella degli Scrovegni a Padova, le madri appaiono annientate dal dolore. Negli stessi anni, all’alba del Trecento, Giovanni Pisano raffigura la Strage degli Innocenti nel bassorilievo per il pulpito di Sant’Andrea (Pistoia) qui l’andamento è più concitato. E poi Ghirlandaio, Tintoretto, Guido Reni. Fra il Rinascimento e Barocco il tema assume una crescente autonomia iconografica, fino a includere soluzioni di inquietante efficacia. Come nella versione dipinta nel 1527 dal veronese Giovanni Francesco Caroto (ora conservata presso l’Accademia Carrara di Bergamo), nella quale uno degli sgherri di Erode porta in alto la sciabola per colpire con forza.

Strage degli innocenti di Giovanni Francesco Caroto

Strage degli innocenti: a Cagliari in una tela sacra

A Cagliari presso la sacrestia della chiesa di San Michele, possiamo ammirare la ”Strage degli Innocenti”. La più grande tela sacra di Cagliari. Ritoccata dopo il ritorno dei gesuiti nell’ottocento, su ordine del p. Pizzi, da un tale Arui che coprì con drappi bianchi le nudità presenti sia in questa tela che in quelle di Adamo ed Eva. La tela risulta firmata dai due autori. Si noti la rivendicazione di originalità lasciata dai due pittori che vi si definiscono “inventores”; cioè che quanto dipinto fu frutto della loro personale inventiva. Così come rivendicato dall’Altomonte anche nella quarta lunetta sinistra. La cornice che racchiude questa tela (l’unica non realizzata dal Truisi ) commissionata nel 1716 e conclusa nel 1718. Un’opera che merita di essere vista.


Tela della Strage degli Innocenti presso la sacrestia della Chiesa di san Michele a Cagliari
Santi innocenti martiri, quel quadro nel cuore di Cagliari ultima modifica: 2020-12-28T08:30:00+01:00 da Paola Orefice

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