La Sella del Diavolo è un promontorio calcareo che sorge nella zona sud di Cagliari. Questa separa il Poetto, spiaggia sottostante lunga circa 12 chilometri da quella di Calamosca. La Sella del Diavolo è uno dei luoghi più suggestivi e simbolici della città di Cagliari. Le sue caratteristiche ambientali infatti, la rendono un vero e proprio gioiello naturalistico a due passi dal centro urbano. Un angolo di paradiso questo, protetto con numerose normative di tutela. Sono presenti anche testimonianze archeologiche, grazie alle quali è possibile scoprire la storia della città, dal neolitico fino all’epoca moderna.
la leggenda sulle origini del nome
La storia del monte è da ricondursi ad una leggenda che noi Cagliaritani amiamo raccontare. Sembra infatti che “Sella del Diavolo” derivi dal fatto che i demoni, colpiti dalla bellezza di questo tratto di costa, abbiamo tentato di impossessarsene.
La leggenda narra dunque che Dio, mandò i suoi angeli fidati, guidati dall’Arcangelo Gabriele per scoraggiare il diavolo nel suo intento. Il cielo che sovrasta il golfo fu teatro della battaglia tra angeli e demoni. Lucifero, in fuga perse la sua sella che cadde sul mare, pietrificandosi. Naque così il promontorio. Ecco dunque il nome di “Sella del Diavolo”. Il tratto di mare sottostante invece fu chiamato “Golfo degli Angeli”
Il percorso sulla sella del diavolo
Il promontorio di Sant’Elia e la Sella del Diavolo sono facilmente raggiungibili. Camminando con per circa 45 minuti, da Calamosca si arriva sulla vetta che presenta aspetti di grande interesse naturalistico e archeologico. Camminando tra i cespugli di lentisco ed euforbia potrai ammirare i punti più interessanti. Il tempio di Astarte, le cisterne puniche e romane. Interessanti le rovine del monastero dei monaci Vittorini, che per lungo tempo si occuparono della gestione delle saline e delle aree coltivabili intorno al monastero. Sul promontorio della Sella del Diavolo, sorge anche una torre di avvistamento che fu edificata dagli Spagnoli nel corso del XVI secolo. La Torre, detta anche del Pohuet (pozzetto) diede il nome alla spiaggia sottostante, il Poetto.
Il promontorio perciò ci offre un panorama mozzafiato e una vista unica con una prospettiva visiva diversa sulla laguna di Molentargius e su tutto il litorale.
che bella la nostra Italia