Rime, metafore, paragoni, toni giocosi: la saggezza popolare si esprime in modo semplice e chiaro. Persino ironico. I diccius, i modi di dire e proverbi della tradizione sarda sono perle di conoscenza tramandate oralmente di generazione in generazione. Forse è per questo che non passano mai di moda e non temono la modernità. Utilizzati nella vita pratica di tutti i giorni sono in grado di raccontare la filosofia di vita dell’intera regione.
Proverbi sardi: patrimonio di un intero popolo
Come un’abile poeta, il popolo è riuscito a racchiudere in poche parole millenni di esperienza diretta nei diversi ambiti della vita. I diccius non hanno autore, né data di creazione, ma restano un punto di riferimento importante, fonte di consigli, rimproveri o insegnamenti. Bandito lo stile ricercato o solenne a favore di toni coloriti e schietti, la forza dei diccius sta proprio nell’affrontare in maniera concreta le situazioni quotidiane.
I diccius nella parlata cagliaritana
Diffusi in tutta l’isola, i diccius continuano ad essere usati anche tra i cagliaritani, sia che si parli in sardo, che in italiano. Si insinuano nel discorso per la loro immediatezza dimostrando di valere più di mille parole. Ne abbiamo selezionati 12 tra i più celebri e amati in città:
Diccius, proverbi e modi di dire: l’elenco
No du bollu biri mancu pintau – Oltre a non volerci avere nulla a che fare, sarebbe seccante vederlo raffigurato persino in un dipinto!
Andai a mari e non agattai mancu aqua – Perfetto per prendere affettuosamente in giro anche i membri della propria famiglia. Oggetti a prima vista semplici da trovare che non si trovano. Allo stesso modo, se andasse al mare non troverebbe neanche l’acqua!
Pottai is manusu de arrescottu – Morbida e cremosa, la ricotta non è famosa per la sua compattezza. Una similitudine perfetta per descrivere quelle persone che non hanno una presa solida e a cui cade tutto: hanno le mani di ricotta.
Bolliri tottu, pani e gorteddu – Uno dei diccius provenienti dalla cultura contadina, dove il pane è la base dell’alimentazione, essenziale per la sussistenza della famiglia. E così davanti a una persona pretenziosa il paragone è facile: vuole tutto, pane e coltello.
Pira cotta e pira crua d’ognunu a domo sua – Una rima baciata e un unico messaggio: è tempo di rientrare ognuno a casa propria, perché si è fatto tardi o la serata è finita.
In domu de ferreri, scidonis de linna – E’ considerata una verità universale e valida in tutti i tempi: dove c’è un mestiere o un’abilita per fare o sistemare una cosa, proprio lì viene trascurata o rimandata a un domani che non arriva mai.
Pagara chi non teni nesci – la saggezza popolare è chiara e schietta: spesso paga chi non ha colpa.
Gei ses a frori – niente a che vedere con la bellezza dei fiori. Questo tipo di diccius richiama il senso ironico tipico del campidanese: sei mal messo, in cattivo stato.
Diccius, proverbi e modi di dire: l’elenco
Pottada sa lingua chi segat pruppa e ossu – Anche le persone maldicenti sono spesso al centro dei diccius sardi. Tanto pettegole da essere in grado di tagliare la carne e le ossa con la loro lingua.
Fai commenti fainti in Bosa: candu proi, lassant’a proi – Se non c’è soluzione, sarebbe bene farsi scivolare le cose addosso e non farne una tragedia. Così, secondo la tradizione popolare fanno gli abitanti di Bosa che quando piove lasciano piovere.
Bonu po fundi a Santu Ingiu – Come un oggetto rotto o non più utilizzabile viene gettato via, la tradizione popolare è spesso provocatoria, tanto da spedire una persona inetta alla fonderia di San Gavino per essere fusa
Intrada de campioni e bessida de cagalloni – Più colorito è invece il detto che traccia il destino di chi inizia bene qualcosa, da campione, ma finisce nel peggiore dei modi.