Oggi controlla ancora la città di Cagliari dall’alto. Fiera e imperiosa, al suo sguardo vigile, che dà verso il mare, non le sfugge niente infatti. In Castello la torretta del Bastione è sempre lì, ma nessuno ci è mai più salito per godersi lo straordinario panorama oppure per contemplare, nelle calde serate agostane, le “lacrime” di stelle cadenti sgorgate dal cielo.
La terrazza del Bastione, quelle lunghe partite di calcio
Elemento costitutivo tra i più rappresentativi del gigante simbolo di Cagliari è l’immensa terrazza Umberto I. Oggi infatti è luogo di divertimenti serali, tra qualche bicchiere e lunghe chiacchierate, e i più romantici si godono da lì il tramonto sulla città. Ma i più nostalgici ricordano questo enorme spazio del Bastione come infinito campo da calcio in calcare bianco-giallo, nelle interminabili partite giocate fra i ragazzini, ora inevitabilmente adulti.
La torretta, quando i bambini facevano gli scalatori durante la guerra
E allora ecco che il ricordo di tanti va a quella torretta su cui i più audaci salivano, a volte disobbedendo alle raccomandazioni di papà. Nel periodo dei bombardamenti su Cagliari, durante la Seconda guerra mondiale, c’era addirittura chi si godeva, con l’incoscienza dell’età, l’arrivo dei lyberators sui cieli sardi. E allora, come racconta Gino Ivaldi nel suo libro Castello-nota di un ragazzo degli anni ’40, quei terribili momenti diventavano occasione di condivisione fra ragazzi.
Quella porticina nera
C’era infatti la porticina nera di ferro, quasi mai chiusa completamente, che spesso pareva invitare i più giovani a entrare. Negli anni ’90, ai tempi del mercatino, quando l’area circostante si riempiva di “affaristi” domenicali, ci si passava davanti e la si contemplava. Sgangherata e ormai lasciata all’incuria. All’interno, si accedeva poi a una scaletta a pioli infissi nella parete e si andava su.
Il Bastione oggi. La porticina non c’è più
Oggi i bambini che giocano sulla terrazza del Bastione sono pochissimi e a nessuna di queste nuove leve del futuro verrebbe in mente di arrampicarsi su per quelle scale a pioli. «La torretta oggi è di nuovo alta sulle volùte della scalea, “com’era e dov’era”» scriveva nel 1986 l’ex sindaco di Cagliari Paolo De Magistris (Ivaldi). E oggi, nel 2020, è sempre là, sopra la lunga scalinata a doppia rampa. La porticina nera però non c’è più, murata durante gli ultimi lavori di ristrutturazione. Ma nel cuore di tutti rimane sempre. Nera e sgangherata.