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La chiesa aragonese di Monte Urpinu oggi sconsacrata

Chiesa aragonese

Da decenni questa piccola chiesa aragonese ubicata ai piedi di Monte Urpinu risulta chiusa al pubblico e usata per altri scopi. La semplicità delle linee architettoniche degli esterni non desta particolare attenzione. Unico elemento caratteristico la cupoletta ottagonale a falde lisce. A ridosso dell’anno 2005 non aveva neppure un titolo, in quanto non si sapeva a quale santo fosse dedicata. Ma per comprenderne appieno la storia dobbiamo prima parlare dell’intero parco dove è situata.

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Chiesa aragonese – Fonte: Vistanet.it

La storia di Monte Urpinu dove sorse la chiesa aragonese

L’antico nome era Mons Vulpinus e richiamava la sua natura un po’ selvaggia. La sua prima notizia risale al 1539. Un editto di quell’anno vietò infatti, il taglio degli alberi che ne ricoprivano le pendici. Monte Urpinu vantava inoltre straordinarie bellezze paesaggistiche che suscitarono l’interesse del barone Sanjust di Teulada. Questo in epoca sconosciuta, forse nel XVII secolo, divenne padrone del sito. In seguito, la proprietà di Monte Urpinu si frammentò, ma nella seconda metà dell’ottocento il barone Carlo Sanjust riacquistò le varie parti. Effettuata l’unione, nel 1870 il barone poté avviare il rimboschimento con varie specie di piante e creare un’azienda agricola dove si allevavano animali pregiati.

Il rapporto tra Sanjust e Monte Urpinu si interruppe nel 1912, quando i suoi eredi vendettero la proprietà al signor Alfred Mothot, residente a Bruxelles. I nuovi padroni non curavano tanto il possedimento e appena poterono nel 1939 lo vendettero al comune di Cagliari. Nell’ultimo dopoguerra si costruirono attorno al colle nuovi quartieri, mentre per accedere alla vetta di Monte Urpinu si realizzarono delle vere e proprie strade. Nel 1984 sulla cima fu eretto un monumento a San Francesco d’Assisi, una scultura in bronzo realizzata da Andrea Martini.

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Chiesa aragonese – Fonte: Vistanet.it

La storia della chiesa: dalla sua realizzazione all’abbandono

Tornando invece alla chiesetta, eretta tra il XVII e il XVIII secolo, per volontà del barone sopra citato Giovanni Sanjust, sopra le rovine di una chiesa bizantina. Alla fine del XIX secolo venne restaurata, con l’aggiunta anche di alcune decorazioni in stile Liberty. Sappiamo inoltre, che subì un danneggiamento durante l’ultima guerra mondiale. Restaurata poi nel 1968, nel 1972 riaperta al culto e affidata alla parrocchia dei Santi Giorgio e Caterina che vi celebrarono la messa domenicale. A causa delle condizioni precarie, venne nuovamente abbandonata e concessa al Centro Universitario Musicale per le prove.

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Chiesa Aragonese con vista Monte Urpinu

Descrizione della chiesa

La chiesa è di modeste dimensioni. Esternamente, presenta in facciata una finestra con balconcino in ferro battuto e lungo il fianco sinistro si trova un contrafforte. Un cupolino bizantineggiante, con copertura in coccio pesto, corona l’edificio. L’interno presenta un’unica navata, con copertura a capriate lignee, rette da mensole di pietra. Il presbiterio, a pianta quadrangolare, è innalzato di un gradino rispetto al pavimento della navata e vi si accede tramite un arco a sesto acuto. Come già accennato, il presbiterio è coperto da una cupola, con base ottagonale, poggiante su pennacchi cilindrici.

L’edificio, restaurato dal Comune di Cagliari e riaperto in occasione dell’edizione 2008 di Monumenti Aperti è destinato oggi a ospitare iniziative culturali in quanto si presenta come chiesa sconsacrata.

La chiesa aragonese di Monte Urpinu oggi sconsacrata ultima modifica: 2022-06-24T09:27:31+02:00 da Lara Desogus

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