La Sella del Diavolo è un promontorio che sorge a sud di Cagliari, separando la spiaggia del Poetto da quella di Calamosca. All’origine del nome vi è una leggenda secondo cui i demoni capeggiati da Lucifero rimasero impressionati dalla bellezza del Golfo di Cagliari. Proprio per questo motivo tentarono di impadronirsene, venendo però contrastati da Dio che mandò le sue milizie al comando dell’arcangelo Michele per cacciare Lucifero.
Del proseguimento di questa leggenda esistono due versioni: la prima vuole che durante la battaglia nei cieli del golfo, Lucifero disarcionato dal cavallo finì per perdere la sua sella. Questa per l’appunto, si posizionò sulle acque del golfo e pietrificandosi creò il promontorio. La seconda racconta che il demone durante la battaglia cadde sul promontorio dandogli l’attuale forma.
Come raggiungere la Sella del Diavolo
E’ possibile raggiungere la Sella attraverso un sentiero naturalistico e archeologico situato sul promontorio. L’escursione è una passeggiata poco impegnativa è il sentiero è ben tracciato e a pochi passi dal centro urbano. Il punto di partenza è situato a Calamosca. Sulla sinistra si intravede un piccolo sentiero che si sviluppa in salita facilmente visibile e segnato con macchie di vernice sulle rocce presenti nel suolo. La vegetazione risulta bassa e nell’ultimo tratto, si costeggia una rete della zona militare terminando poi la salita su uno strapiombo. Da quest’ultimo si può cogliere una vista con un panorama che spazia da Viale Poetto sino al Capo Carbonara e al mare aperto.
Resti archeologici visitabili a cielo aperto
Proseguendo tale percorso si intravedono i resti di un fortino del II conflitto mondiale e della torre di Sant’Elia, realizzata dai pisani nel 1292. Più precisamente, si narra che proprio qui avvenne il martirio del santo durante le persecuzioni di Diocleziano. Nell’XI secolo si affidò tutta l’area ai monaci Vittorini i quali costruirono un monastero.
Nel XVI secolo, invece, l’area venne occupata dai Carmelitani che diedero il nome di Sant’Elia al promontorio. Mentre la torre Poetto individuabile sul posto faceva parte del sistema di difesa e avvistamento creato dagli spagnoli nel XVI secolo. Infatti queste fortificazioni venivano create per proteggere l’isola da incursioni provenienti dal mare. Chiamata “torre del Pouhet del San Elias”, cioè torre del Pozzetto di Sant’Elia, per la sua vicinanza alla cisterna punica. Quest’ultima chiamata invece “sa bucca de su tiaulu”, ovvero bocca del diavolo. Nelle vicinanza si trova anche una cisterna idrica di epoca romana costruita per la raccolta dell’acqua piovana.
In conclusione, per quanto riguarda il fortino sopra descritto si tratta di una postazione militare a testimonianza della antica funzione difensiva del colle di S. Elia. Difatti la sua posizione ne ha fatto nel corso dei secoli un luogo strategico nella difesa di Cagliari. In particolar modo sono degni di nota gli eventi bellici legati allo sbarco degli austriaci nel 1708. Ma soprattutto è da ricordare la furiosa battaglia nel 1793 durante l’invasione da parte delle truppe francesi.
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