Villa Congiu-Pattarozzi: meraviglia storica in decadenza - itCagliari

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Villa Congiu-Pattarozzi: meraviglia storica in decadenza

Facciata Ingresso Della Villa

Risalendo dalla via Pola, è sufficiente alzare lo sguardo per scorgere l’angelo bianco che svetta maestoso e solitario sopra l’imponente struttura dell’edificio. È il guardiano della Villa Congiu-Pattarozzi, la villa liberty di Cagliari, meraviglia storica di fine Ottocento, sita nella parte finale del celebre Corso Vittorio Emanuele II nel quartiere di Stampace. 

Angelo Della Villa Guardiano

Angelo guardiano della villa

La storia della Villa Congiu-Pattarozzi

La Villa Congiu-Pattarozzi viene progettata nel 1897 da Luigi Scano per Luigi Congiu, cognato di Francesco Cocco-Ortu, più volte Ministro del Regno d’Italia. Il modello dell’edificio segue lo stile delle residenze signorili dell’epoca. I tratti distintivi sono infatti una grande cancellata in ferro, un ampio giardino, la facciata della dimora simmetrica in stile classico, aperture ornate verso i piani più alti al di sopra dei quali l’angelo domina sopra tutto e tutti.
L’edificio fa parte di quelle abitazioni signorili che hanno contribuito a urbanizzare la città, occupando parti allora ancora periferiche. Negli anni Trenta del Novecento viene abitata da Gaetano Pattarozzi, marito di Maria Cocco Ortu e grande amico del creatore ed esponente futurista Filippo Tommaso Marinetti, da sempre affascinato dalla villa e dai suoi giardini.

Ingresso Villa

Ingresso della villa

I tanti inquilini di Villa Congiu-Pattarozzi

Il nuovo ceto imprenditoriale cagliaritano negli anni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, decide di costruire le loro residenze in zone cittadine un po’ isolate, non ancora urbanizzate. Questa scelta dipendeva dalla necessità dell’epoca di mettere in evidenza lo status sociale dei proprietari. 
Villa Congiu-Pattarozzi ha avuto nei decenni diversi inquilini. Prima di proprietà del Congiu, poi di Gaetano Pattarozzi, durante l’ultima guerra ospita la prefettura. Successivamente diventa la sede della Banca d’Italia e l’ufficio regionale del lavoro. Per vent’anni, da 1968 al 1988, vi ha dimorato il rappresentante del governo presso la Regione e fino al 1999 la Regione.

Villa Patarozzi Congiu Ingresso

Ingresso Villa vista dall’esterno

Chi la vede…

Chiunque si avvicina ad osservare l’interno della Villa Congiu-Pattarozzi a Cagliari, può solo guardare attraverso i fori dei pannelli messi a copertura dell’interno. Non immagina di certo lo scenario di una villa in pieno splendore. Semplicemente, e con un pizzico di delusione, si scopre lo stato di abbandono della villa. L’ampio giardino che, occupa i 6.700 metri del terreno e circonda la villa, è vittima d’incuria. Stessa sorte per la casa del custode, un deposito e un garage. La causa è la negligenza di chi invece avrebbe dovuto valorizzarla.  Il viale che conduce alla dimora è in salita, termina con una bella scalinata, circondato da cespugli, piante spoglie e alte palme. Sito all’interno del terreno della villa c’è un ricovero scavato nella roccia. Durante la guerra è stato rifugio per il personale in servizio alla prefettura. Fu costruito nel maggio del 1944 ed è lungo poco più di 37 metri.

Cosa si dice oggi?

Oggi sia l’edificio che il giardino sono in uno stato di evidente decadenza. Purtroppo non è consentito l’accesso a chiunque fosse interessato a visitarla o anche solo saperne di più. Liberiamo quest’edificio di grande maestosità, simbolo della Cagliari Novecentesca e della vita della prima imprenditoria della città. 

Villa Congiu-Pattarozzi: meraviglia storica in decadenza ultima modifica: 2019-06-04T18:14:49+02:00 da Giulia Mascia

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