Gramsci scriveva: «… la storia insegna, ma non ha scolari» e il nubifragio nel Sud Sardegna avvenuto qualche giorno fa, ne è un triste esempio.
Ci dimentichiamo sempre troppo in fretta dei fatti che accadono e buttiamo in questo modo del gran fango sulla memoria storica. Così si ripetono i fatti, gli errori e le catastrofi… e non si impara mai niente (o quasi!).
I fatti.
Era il 22 Ottobre 2008 quando a causa di un nubifragio morirono 4 persone, a Capoterra, zona sud della Sardegna, 20 km da Cagliari.
10 anni dopo – fra la notte del 9 e il 10 Ottobre 2018 – un intenso temporale si è abbattuto in tutta l’isola, creando molti disagi a Cagliari, Pirri e zone limitrofe. Infatti, è crollato il ponte sul Rio Santa Lucia lungo la statale 195 che collega il capoluogo sardo ai comuni di Capoterra e Pula.
Un tratto di strada aveva già ceduto – qualche kilometro prima – provocando una voragine e la chiusura di un altro ponte, quello della Scafa. Essendo allagata anche la strada consortile per Macchiareddu, la zona sud ovest e Capoterra, nello specifico, è rimasta completamente isolata.
#allertameteoSAR
Altra allerta meteo, altro disastro. Stavolta il bilancio è di una sola vittima, una signora di Assemini, un paese vicino Cagliari, che purtroppo è rimasta bloccata nella sua auto, con la famiglia, nel tentativo vano di mettersi in salvo.
Grazie anche all’hashtag #allertameteoSAR che da qualche anno permette di monitorare le notizie sul meteo, in tempo reale, la situazione si è riuscita a controllare. Il nubifragio, così è stato distruttivo per molti campi coltivati nel Campidano e nel Sulcis Iglesiente, per la viabilità locale, per le numerose attività della zona, ma almeno abbiamo evitato che la tragedia aumentasse in termini di vite umane.
Quando un temporale fa notizia.
Una tempesta di fulmini e un temporale, ad Ottobre, non dovrebbero essere una notizia da prima pagina e tantomeno da cronaca. Eppure, oggi nel 2018 l’allerta meteo provoca disagi (scuole e uffici pubblici chiusi) e causa disastri, crolli, inondazioni, morti.
La pioggia e i tuoni sono un fenomeno metereologico normale, eppure oggi si ha paura.
Certo 24mm di pioggia in 10 minuti, con raffiche violente di vento, simili a ripetute trombe d’aria sono fenomeni rari. Quello che non è raro, purtroppo, sono le le alluvioni, i crolli e la perdita di vite umane.
La solidarietà sarda.
Le tragedie non possono smarrire gli animi dei sardi e della Sardegna, nemmeno dopo un nubifragio. Esemplare la solidarietà di un ristorante pizzeria, vicino Cagliari, che in un post si offriva di alloggiare le persone in difficoltà a raggiungere Pula, a causa del crollo del ponte.
In Sardegna, sia dopo un nubifragio che in altre situazioni di emergenza, l’unica via per combattere è stare uniti e aiutarsi l’un l’altro. Anche se poi concretamente si spera che intervengano le istituzioni.
La Sardegna però è una terra forte e fiera, i sardi sono un popolo orgoglioso che riesce ad alzarsi e rialzarsi. Sempre.
AGGIORNAMENTO. Questo articolo arriva dopo qualche giornata di sole, ma da domani 16 Ottobre, esattamente una settimana dopo il disastro, il meteo annuncia un vortice ciclonico in arrivo, nella costa ovest dell’isola. Fate attenzione e seguite i consigli degli enti competenti.