Non sarà un Carnevale di piazza, ma di palato quello del 2021. Nessuna sfilata di maschere e carri allegorici, nessuna corsa di cavalli. A salvare la magia della festa ci pensano i dolci della tradizione: zippuas, meraviglias, parafrittus, orillettas, acciuleddi, culurgiones de mendua, arrubiolus e tanti altri. In comune il fatto di essere fritti e buonissimi, capaci di mettere d’accordo proprio tutti.
Carnevale in Sardegna: è tempo di dolci fritti
Con l’inizio del Carnevale, che in Sardegna coincide con i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio il 17 gennaio, comincia anche la produzione dei dolci delle feste. Ogni paese dell’Isola ha le sue ricette e ogni famiglia tramanda le sue varianti, ma la pasta lievitata oppure violata restano ovunque la base. Farina, latte e lievito di birra prevalgono nella prima, semola e strutto caratterizzano invece la pasta violada tipica della cucina sarda.
Zippuas, le zeppole sarde: bontà da nord a sud dell’isola
Tra i fritti di carnevale, un posto d’onore spetta alle zippole. Diffuse da nord a sud dell’isola, sembrano nate per essere mangiate in strada durante le sfilate. Zippuas, zippulas, thippulas, frisgioli longhi, frisciole o frisjoli: se ogni paese ha il suo modo di chiamarle, c’è solo una regola per gustarle. Caldissime e cosparse di zucchero prima di essere servite. A cambiare è la forma e la ricetta: lunghe e strette a formare una spirale o piccole e irregolari con il buco al centro.
Zippuas: il segreto per spirali perfette
Ad attribuirle la caratteristica forma a spirale è un imbuto col manico lungo, utensile tipico della cucina sarda. Passando rapidamente attraverso la bocchetta, l’impasto tende ad allungarsi e si adagia rapidamente sull’olio bollente. Il segreto è nella consistenza: fluido, ma non troppo liquido, ne troppo denso così che le zipuas risultino più lunghe possibile. Il rischio infatti è di non ottenere la forma desiderata a causa dell’impasto che uscirebbe troppo velocemente o troppo lentamente.
Zippuas: gli ingredienti della tradizione
La ricetta per le zippuas a spirale unisce 1 kg di semola, 1 litro di latte e 30 gr di lievito di birra, il succo e la buccia grattugiata di 3 arance, 1 bustina di zafferano. A darle l’inconfondibile sapore è il filu e’ ferru, l’acquavite sarda. Le zippuas più piccole e tonde vengono modellate a mano, formando, con un pezzo di impasto, una piccola ciambella. Nella ricetta tradizionale il latte sparisce quasi del tutto a favore di 3 uova e 200 gr di zucchero. Nell’ultima fase l’impasto avrà ottenuto una consistenza quasi liquida e sarà necessario proseguire la lavorazione con la mano aperta fino al completo assorbimento di tutti gli ingredienti. Un dolce tanto buono non può che farsi attendere. L’impasto lievita per 1-2 ore fino a quando avrà raddoppiato il volume e saranno comparse le bolle.
Que ricos se ven!!
Hanno un ottimo aspetto!😋