Di lei parla Ada Lai nel suo libro, dedicato interamente alla pioniera della moda cagliaritana Francesca Sanna Sulis. “La straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis”, questo è il titolo dello scritto che racconta della nobildonna sarda, purtroppo quasi dimenticata, che portò la sua seta in tutto il mondo.
Francesca Sanna Sulis: la storia
È nata a Muravera nel 1716, da una famiglia sicuramente agiata. Entrambi i genitori infatti erano possidenti di grandi ricchezze e ciò le permise di ricevere, oltre agli agi dati dalla condizione, anche un’istruzione al tempo non comune.
Nonostante la perdita della madre in tenerissima età, Francesca vive un’infanzia serena perché ha una famiglia numerosa e vivace e un padre premuroso, colto e anticlericale. Fu proprio il padre rendersi conto per primo dell’enorme talento di sua figlia. Francesca trascorre tutta la sua infanzia a Muravera, il suo paese natale fino a quando non si trasferisce a Cagliari. Qui incontra Pietro Sanna, l’uomo che sposa neanche ventenne.
L’arrivo a Cagliari
È nella casa di Via Dritta a Castello, che sboccia l’interesse di Francesca per la moda. In un mondo che si stava rapidamente evolvendo, anche il ruolo delle donne aveva bisogno di essere rivisto, e con esso l’abbigliamento.
Nel romanzo a lei dedicato infatti, leggiamo una frase importante. «Soprattutto mi sorprendevo a immaginare modelli di abiti eleganti e pratici allo stesso tempo: basta con quei monumenti impegnativi da portare, pesanti, pieni di stecche, panier, busti, sottogonne rigide. (…) Io immaginavo indumenti leggeri che accompagnassero il movimento del corpo e non alterassero la figura femminile. Fantasticavo creazioni di vesti bellissime e funzionali adatte a noi ragazze». Una vera rivoluzione.
Francesca Sanna Sulis pioniera della moda
Fra le novità più importanti dovute al suo arrivo a Cagliari c’è sicuramente il suo incontro con Pietro Sanna Lecca, l’amore della sua vita. È proprio grazie a lui che Francesca apre il suo primo laboratorio. Ci coltiva il gelso e ci allevano bachi da seta. E da qui un’altra grande rivoluzione. Lei, per prima, era una donna lavoratrice, cosa inusuale per l’epoca, ma dà anche possibilità di lavoro e quindi di riscatto, a tante donne sarde campidanesi che cominciano a collaborare con lei.
Inoltre, mette in contatto la Sardegna con le terre lontane e le grandi capitali europee grazie al commercio dei suoi abiti e delle sue sete. La sua fama giunge fino in Russia, alla corte dell’imperatrice Caterina la Grande.
Francesca Sanna Sulis ha qualcosa da dire ai contemporanei..
Una grande donna sarda che ha fatto la storia italiana assieme ad altre donne. Ma che sopratutto ci ha tramandato due grandi insegnamenti. Il coraggio di essere imprenditori in Sardegna, puntando su artigianato e agricoltura, e l’istruzione, come unica vera arma per cambiare la società. Con secoli d’anticipo, fu capace di coniugare gli affari con la solidarietà e l’emancipazione femminile. Una vera lezione per i contemporanei sia riguardo l’imprenditoria che riguardo la vita.
