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28 febbraio ’43, Cagliari nel sangue: la città uccisa dalle bombe

Bombe Su Cagliari

28 febbraio ’43, esattamente 78 anni fa Cagliari moriva sotto le bombe. Una domenica delle tante, vissute fra le ristrettezze di tre anni di conflitto mondiale, vedevano la città esalare l’ultimo respiro. Già, perché quel giorno, dopo le svariate incursioni di quel mese, il capoluogo della Sardegna subiva dagli Alleati il più violento attacco aereo della Seconda guerra mondiale. E dopo nulla fu come prima: nell’aria solo il puzzo di morte e per terra solo pozze di sangue.

28 febbraio ’43, il ruggito dei demoni sconvolge la città

Ormai sono rimasti in pochi a testimoniare la tragedia di quella domenica, fatta di piccole quotidianità. Quelle poche ancora rimaste in tre anni di dolore e lacrime di una cruenta guerra. I nonni, anni fa, raccontavano che quel giorno sembrava di essere in primavera. Il sole infatti era bello e il tepore regalava ai cagliaritani il piacere di una timida passeggiata. Ma i demoni alati avevano ben altri piani e in silenzio squarciarono i cieli rovesciando morte.

28 febbraio ’43, oltre 500 bombe su Cagliari: la città distrutta

In quella domenica del 28 febbraio ’43 era ora di pranzo. Certo, le banchettate luculliane potevano solo essere un lontano ricordo, in quei tempi grigi. Ma in tanti speravano di godersi la tavola con i propri cari, almeno quei pochi non strappati via dalla guerra. Le mamme passeggiavano coi bimbi per strada e le nonne uscivano dalla chiesa. Poi, ecco i diavoli dei cieli. In pochi minuti ebbe inizio la più violenta incursione aerea: oltre 500 le bombe sganciate su una città agonizzante.

L’arrivo silenzioso della morte a bordo di 85 aerei

Che Cagliari e la Sardegna fossero in una posizione strategica del Mediterraneo è cosa nota agli storici. E di certo i cagliaritani erano già avvezzi ai bombardamenti. Ma quel giorno le sirene non suonarono l’allarme, ormai inservibili in una città priva di energia elettrica. La gente, così, si trovò lontana dai rifugi e smarrita di fronte all’avanzata di 85 liberator carichi di morte.

Cagliari nel sangue, 200 vittime in città: la medaglia d’oro dal presidente della Repubblica

In quella domenica del 28 febbraio 1943 caddero distrutti il Palazzo della Dogana e la Stazione Ferroviaria. Le vittime furono 200, senza contare i brandelli di persone per le strade. In giro solo feriti, insieme ai passi sulle macerie dei soccorritori e alle lacrime di chi ormai non aveva più niente. Il 12 maggio 1950 il presidente della Repubblica Luigi Einaudi conferì alla città la medaglia d’oro al valor militare. E ancora oggi, a ricordare quel giorno nefasto, c’è una lapide commemorativa sotto il palazzo della Regione di via Roma.

28 febbraio ’43, Cagliari nel sangue: la città uccisa dalle bombe ultima modifica: 2021-02-28T08:30:00+01:00 da Redazione

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