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Pasquetta, silenzio e deserto nel cuore di Cagliari

Pasquetta, Cagliari 2020, piazza Yenne, alberi, panchine

Deserto e silenzio. A Cagliari una Pasquetta così è difficile ricordarla. Forse bisognerebbe tornare molto indietro nel tempo, ai periodi più bui della storia, quando gli aerei squarciavano i cieli sardi e vomitavano sulla città spaventata i loro ordigni di morte. Sembra infatti di essere catapultati nel ’43, eppure siamo nel 2020: quasi ottant’anni dopo. Poche le anime che appaiono per le vie del centro, l’anno scorso brulicanti di escursionisti fuori porta, del capoluogo sardo. Serrande abbassate dei market, quei pochi negozi rimasti operativi, e nient’altro. Solo qualche “comparsa” sbuca qua e là, giornale alla mano o cane al guinzaglio. Nella via Roma poi, sempre trafficatissima, le auto si contano sulle dita di una mano. Qualcuno che forse esce per necessità o per lavoro.

piazza Costituzione, rotatoria, alberi, strade
La piazza Costituzione vista dal Bastione di Saint Remy.

A Cagliari la Pasquetta della pandemia

A Cagliari è la Pasquetta della pandemia. La serrata di market e alimentari, nella due giorni di festa, sembra avere messo definitivamente in coma la città. Solo qualche balcone, con stendardi rossoblù e scritte “Andrà tutto bene”, prova allora a dare un soffio di vita. Ma la frizzantissima piazza Yenne è vuota, i suoi locali e la sua movida sono forse solo un ricordo di un mese fa, che ora pare una vita. Tra le panchine qualcosa “eppur si muove” : un gatto vagabondo e dei piccioni. Niente di più .

via Roma di Cagliari, portici
I portici della via Roma sono deserti. (Foto di Gianmarco Cossu)

Carlo Felice, uno sguardo sconsolato sulla città

Scenario non dissimile nel corso Vittorio Emanuele e da via Manno in su. Nel Largo Carlo Felice una farmacia e un’edicola sono l’unico segno di vita umana. A Pasquetta 2020 infatti si sta tutti a casa e solo il tocco di campane delle chiese vicine rompe il silenzio. E Carlo Felice guarda allora sconsolato la sua città.

Pasquetta, via Roma di Cagliari, strada
La trafficatissima via Roma nella due giorni pasquale appare deserta.

Via Roma, a Pasquetta il “salotto” dimenticato

Quando si sbarca a Cagliari, ciò che si vede subito sono il viavai tra il porto e la stazione e il brulichio dei portici della via Roma. Oggi niente di tutto questo. Il silenzio infatti regna tristemente sovrano. Il celebre “salotto buono” del capoluogo, coi suoi tavolini all’aperto e il chiacchiericcio da bar, lascia ora spazio a una landa desolata.

Pasquetta, Cagliari, panorama, Stampace, chiesa, case
Il panorama di Cagliari, quartiere Stampace. (Foto di Gianmarco Cossu).

Poche anime nei quartieri storici. E i gabbiani pasteggiano indisturbati

Per i vicoli di Stampace e Marina, sino a Castello, qualcuno si intravede. C’è chi si affaccia all’uscio di casa o chi si reca in chiesa per la preghiera del Lunedì dell’Angelo. E allora, come se la natura si riprendesse i suoi spazi, solamente i gabbiani muovono l’ambiente. Sui cornicioni della via Porcell infatti, alle porte di Castello, planano indisturbati su qualche pezzo di pane e resti di carne. Qualcuno di buon cuore ha lasciato loro da mangiare.

Pasquetta, silenzio e deserto nel cuore di Cagliari ultima modifica: 2020-04-13T18:22:09+02:00 da Gianmarco Cossu

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