“Povero te, povero chi non crede a sa Mama e su Sole, cantavano i Tazenda nel 1991. Sembra quasi un altro tempo, quando la saggezza popolare faceva vivere misteriose creature magiche. Entravano nelle case, nella vita quotidiana e diventavano la risposta ai “perché” dei più piccoli. Poco importa che fossero un misto di realtà e fantasia. Appena raccontate, quelle leggende diventavano regole da seguire in modo incondizionato. A ripensarci, sono ancora in grado di emozionare, fanno sorridere o fanno venire in mente il tono serio di nonne o zie mentre lo raccontavano.
Identikit di sa Mama e su Sole: donna bellissima ma temuta
Presente quasi ovunque in Sardegna, sa Mama e su Sole è conosciuta anche con il nome di “la mamma di lu soli”, o “mamma e soli”. E’ una donna ricca di fascino e grazia, coperta da testa a piedi. Tanto bella, quanto temibile. Appare nelle ore più calde della giornata, “quando c’è un sole che spacca le pietre”. Mai frase fu più azzeccata per descrivere le estati roventi dell’isola, quando le temperature sono altissime e l’afa impedisce di respirare. Sono quei momenti in cui sa Mama e su Sole si aggira nei paesi, perfino nei vicoli più stretti e periferici. Disturbarla è irrispettoso, ma non solo. Può diventare pericoloso.
La punizione di sa Mama e su Sole ai bambini disobbedienti
Secondo la leggenda, infatti, a rischio sono i bambini che si fanno trovare per strada in quelle ore. In alcuni paesi la punizione è terribile. Sa Mama e su Sole li rincorre per rapirli e non farli tornare più a casa. Nella migliore delle ipotesi, invece, vengono afferrati dai potenti raggi di questa figura magica. Baciati sulla fronte, ne conservano il segno, assieme a una febbre altissima, in sardo halentura, che dura per diversi giorni. I più piccoli, tra mistero e incredulità, finivano per restare a casa, convinti che dopotutto fosse meglio pazientare qualche ora rispetto alle terribili conseguenze di quell’incontro.
Perché è importante non dimenticare le leggende
Tramandata per generazioni, la credenza di sa Mama e su Sole è entrata nella memoria collettiva dell’isola, parte di un patrimonio culturale ricchissimo che rischia di essere dimenticato per sempre. Eppure, queste leggende hanno permesso di spiegare i fenomeni naturali, il cambiamento delle stagioni o di affrontare le paure. Dietro la credenza di Sa Mama e su Sole c’era la necessità di proteggere i più piccoli dalle insolazioni. Stare sotto il sole da mezzogiorno alle 16, li metteva a rischio di un colpo di calore. La febbre, a seguito della lunga esposizione, si trasforma, grazie alla leggenda, nel bacio di una donna magica, da cui stare alla larga.
Sa Mama e su Sole e le altre madri magiche della Sardegna
Assieme sa Mama e su Sole, la Sardegna è ricca di altre madri fantastiche, protagoniste di storie e leggende. Oltre al sole, c’è sa Mama e su Fogu, la Madre del Fuoco o sa Mama e su Ventu, la Madre del Vento che appare nei giorni di mestrale o tramontana. C’è Maria Farranca che vive nei pozzi scoperti e sa Mama e su Trigu, la mamma del grano, nascosta nell’ultimo covone raccolto.