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Orziadas, gli anemoni di mare fritti della tradizione sarda

Orziadas - Esempio di anemoni di mare

Uno dei piatti più amati del cagliaritano sono le orziadas. Si tratta di anemoni di mare insemolati e fritti. Poco conosciuti dalle nuove generazioni, sono considerate una prelibatezza. Servite perlopiù come antipasto e immancabili nei migliori ristoranti del capoluogo, hanno in sé tutto il sapore del mare. Un gusto intenso, e in quanto tale non sempre apprezzato. Così come la loro consistenza, molto simile a quella delle cervella o delle animelle fritte. Se tuttavia non conoscete questo semplice piatto della tradizione, un assaggio è d’obbligo.

Cosa sono le orziadas?

Chissà quante volte, nuotando nel cristallino mare sardo, vi sarà capitato di imbattervi nelle anemoni di mare. Con ogni probabilità, non vi sarà nemmeno passato per la testa che quelle buffe creature fossero commestibili. Ebbene, le orziadas fanno parte a pieno titolo della tradizione culinaria sarda.

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Orziadas -Anemoni di mare in pozza d'acqua salata
Anemoni di mare

Le anemoni di mare appartengono alla famiglia delle Attinie. Per intenderci, sono parenti stretti delle meduse. Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti non sono delle piante bensì degli animali. Sono costituite da una base, sommersa dalla sabbia o ben ancorata negli scogli, e da tentacoli urticanti. Le sostanza tossiche in essi presenti sono necessari all’anemone per il suo sostentamento. Grazie ad esse infatti, l’animale è capace di paralizzare le sue prede. Il menù tipico di cui si serve prevede piccoli pesci e crostacei. I tentacoli, di solito, sono piuttosto sottili e corti, di colore verde o violastro. Diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo, le anemoni prediligono luoghi battuti dalla corrente d’acqua fredda.

In Sardegna sono conosciute con il nome di orziadas, ma sono altresì apprezzate anche in Sicilia e in Andalusia.
La loro cattura, prevede una buona dose di delicatezza, per evitare di rovinare l’animale nella sua interezza. Muniti di guanti, è quindi necessario staccare la base dalla sabbia, o dalla roccia.

La ricetta

Come accennato, le orziadas sono una piccola prelibatezza della cucina sarda. Il loro sapore, così come la loro consistenza, potrebbero mettere a dura prova i palati di molti. Un tentativo di assaggio, tuttavia non si può certo negare!

Orziadas Fritte
Orziadas fritte (fonte: sardegnacountry.eu)

Se dunque volete cimentarvi nell’impresa, avrete bisogno di:
orziadas
farina
semola
olio per friggere
sale
limone

Preparazione

Il primo step prevede il lavaggio delle orziadas. Un passaggio non troppo semplice, a dire il vero. In parte a causa dei tentacoli urticanti (ricordate i guanti!) e in parte per la fragilità del prodotto. Rimuovete dunque i rimasugli di sabbia, di alghe o di roccia, se possibile nell’acqua di mare da cui sono stati prelevati. Dopodiché, scolatele e versatele in una ciotola con farina e semola. La percentuale, è variabile. Per tradizione, si tende ad abbondare con la semola piuttosto che con la farina. Dopo aver ricoperto le orziadas ed eliminato l’eccesso di semola/farina, sono pronte per esser immerse in olio caldo. La cottura è molto breve. Bastano pochi minuti e, quando saranno ben dorate, scolate, salate e servite. All’occorrenza, potete insaporire con delle gocce di limone.

Orziadas, gli anemoni di mare fritti della tradizione sarda ultima modifica: 2019-12-19T14:40:13+01:00 da Andreana Perla

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